MONACO - La Procura di Monaco insiste nel dire che il britannico Bernie Ecclestone ha pagato i 44 milioni di dollari all'ex dirigente di banca Gerhard Gribkowsky per «mantenere il proprio potere» all'interno della Formula 1. Nel secondo giorno di giudizio contro il 'boss' del circus, la Procura si e' limitata a rispondere, con una breve dichiarazione, alla lunga e dettagliata spiegazione di Ecclestone letta dai suoi avvocati nella prima giornata.
RICATTO - Il britannico ha assicurato che tutto e' avvenuto a causa del ricatto di Gribkowsky. Nel corso dei 26 giorni di giudizio, la Procura cerchera' di provare che il magnate britannico pago' i 44 milioni di dollari a Gribkowsky per ottenere la vendita dei diritti di trasmissione della Formula 1, fino ad allora in possesso della banca tedesca BayernLB, ad un fondo di investitori che gli garantiva di preservare il controllo sul circus.
DIFESA - La difesa vuole smontare le dichiarazioni dell'ex banchiere che ha qualificato nel primo giorno del processo, come «false, confuse ed inconcludenti», ed ha annunciato la presentazione di nuove prove. Ecclestone ha inoltre spiegato che il pagamento e' stato effettuato per paura di essere denunciato dal banchiere alle autorita' britanniche, rischiando di pagare una somma milionaria al fisco inglese. Venerdi' 9 maggio comparira' in tribunale Gribkowsky, come principale testimone dell'accusa, davanti al giudice Peter Noll che lo ha giudicato nel 2011, condannandolo ad una pena di otto anni e mezzo di prigione dopo l'ammissione di aver ricevuto il denaro da Ecclestone.
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