La sua è una carriera di quelle che "contano". Ha iniziato a correre con i kart negli anni settanta vincendo titoli italiani, europei e mondiali per poi debuttare in Formula 1. Nella serie più prestigiosa ha corso sei anni e 38 Gran Premi e poi è passato alle auto da turismo: Alfa Romeo (con cui ha vinto un titolo europeo), BMW, Seat (con cui ha vinto un titolo mondiale da pilota più "anziano" della storia) e Honda. Al volante di una Accord ha centrato il titolo di vice-campione mondiale nel 2013 mentre quest'anno ha fatto più fatica. "Dopo la grande prestazione del 2013 era difficile ripetersi. L'anno scorso abbiamo preparato la stagione nel migliore dei modi ed il secondo posto è stato il coronamento di un sogno - spiega Gabriele - quest'anno, con il cambio del regolamento, chi aveva un modello già competitivo ha dovuto lavorare non poco in un tempo breve per cercare di mettersi in "linea". Altre Case (vedi Renault) sono partite da zero come noi l'anno scorso ed hanno avuto meno problemi con i nuovi modelli".
Alla Honda c'è soddisfazione per i risultati ottenuti ma ci sono anche grandi aspettative per la prossima stagione del WTCC. Dopo aver ricevuto i complimenti dei vertici della Casa giapponese (e dal direttore generale della filiale italiana, Skerl, in testa) per la sua guida aggressiva e redditizia, Tarquini ha annunciato di essere pronto per la nuova sfida. "Visto il prossimo grande impegno in Formula 1 da parte di Honda, sinceramente temevo un loro disinteresse per il mondiale Turismo e invece sono felice dei loro piani. Arriveranno un nuovo motore e un nuovo telaio e sono pronto a tornare stabilmente al vertice della categoria. Non faccio proclami, l'importante è essere competitivi ad ogni gara e avere i mezzi per lottare per la vittoria. Voglio tornare al top". A proposito del rientro di Honda in Formula 1 come fornitore di motori per la McLaren, Tarquini ha un'idea da osservatore privilegiato. "Io gli anni del dominio McLaren-Honda li ho vissuti in prima persona, ogni domenica, come pilota di quel circus. Era un binomio che ha significato molto, che ha fatto sognare tanti appassionati e che spero torni a far sognare, per il bene della Formula 1 e del suo futuro. Tornare è stata una scelta importante da parte di Honda e credo che ci divertiremo…"Appena salito in auto, dopo la consegna delle chiavi, Tarquini è rimasto piacevolmente stupito dalla versione Executive della Accord. "E' una vettura in grado di offrire contenuti tecnologici di avanguardia soprattutto per quanto riguarda l'affidabilità e la sicurezza. Pur essendo un modello di nicchia ha pochissime rivali per quanto riguarda il livello di dotazioni ed è l'auto ideale sia per i lunghi che per i brevi tragitti. La utilizzo tutti i giorni ed è perfetta per una famiglia perché ha spazio a non finire". Le differenze, rispetto alla "sorella" da gara, sono minime. "Derivano dallo stesso concetto - continua Tarquini - la potenza è simile e nel modello di serie ci sono tanti particolari sviluppati nelle corse come il cambio e il differenziale. La Accord è una sportiva "mascherata" da station wagon". La versione Executive con cambio AT, scelta da Gabriele, è dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza attiva e passiva tra i quali il sistema di mantenimento della corsia (LKAS), il sistema frenante di riduzione effetti impatto (CMBS) Cruise Control Adattativo, il controllo elettronico della stabilità del traino (TSA) e i poggiatesta anteriori attivi. Un cenno particolare merita la struttura della scocca a tecnologia di compatibilità avanzata (ACE) che offre la massima sicurezza per diversi tipi di impatto.
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