F1, Pirelli: in Malesia due o più pit stop

Written By Unknown on Senin, 23 Maret 2015 | 22.48

MILANO - Un asfalto molto abrasivo e un alto livello di caldo e di umidità rendono il week-end del Gp di Malesia un'autentica sfida per piloti, monoposto e pneumatici. Parola della Pirelli, che sottolinea come i più che probabili temporali del pomeriggio fanno prevedere la prima discesa in pista del 2015, in week-end di GP, per le gomme Cinturato intermediate e full wet. «Il Gp d'Australia di due settimane fa - spiega Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli - ci ha confermato ciò che avevamo visto già nei test pre-campionato: in ogni sessione a Melbourne i tempi sul giro sono risultati inferiori di due o più secondi rispetto al 2014. Questo aumenta di molto i livelli di carico sugli pneumatici: un dato che promette di rivelarsi ancora più delicato a Sepang, dove le gomme sono messe a dura prova da uno degli asfalti più abrasivi del campionato, dal grande carico imposto da molte curve veloci e dalle elevate temperature ambientali. Per tutte queste ragioni, - ha spiegato Hembery - la scelta per il secondo Gp stagionale è caduta sulle due gomme più dure della gamma F1: il P Zero Orange hard e il P Zero White medium, così come è sempre avvenuto in Malesia dal ritorno di Pirelli in F1, nel 2011. Dopo il singolo pit-stop a Melbourne, favorito dall'ingresso della safety car nelle prime fasi di gara, a Sepang dovremmo vedere il ritorno di due o più pit-stop per pilota, forse anche di più se interverrà la pioggia. In Malesia i livelli di consumo e degrado sono sempre elevati: un'efficace gestione degli pneumatici e della strategia sono quindi una delle chiavi per il successo».

PIOGGIA DECISIVA - La Malesia - spiegano dalla Pirelli - ha tutto per rendere difficile la vita alle gomme: curve veloci con elevati carichi laterali, un asfalto aggressivo, alte temperature ambientali e un fondo piuttosto irregolare (il circuito venne costruito su una palude). I livelli di degrado meccanico e termico per gli pneumatici sono quindi elevati e a ciò si aggiungono gli alti carichi verticali imposti da assetti aerodinamici ad alto carico necessari per le monoposto. Le frequenti piogge tendono a lavare quasi ogni giorno l'asfalto del circuito, portando via la gomma depositata e rendendo l'evoluzione del tracciato particolarmente difficile da prevedere. I frequenti temporali tropicali aumentano la possibilità di safety car e anche di gara interrotta prima del numero di giri previsto.

NEL 2014 TRE PIT-STOP OK - Il drenaggio del circuito può diventare un ulteriore problema, con grandi pozzanghere. In caso di pioggia in gara, la lettura del giusto momento in cui sostituire gli pneumatici (punto di cross-over) può costituire la differenza fra vincere e perdere. Data la ridottissima possibilità di provare sul bagnato finora nel 2015, prove bagnate il venerdì o il sabato mattina potranno consentire ai team di concentrarsi sull'identificazione dei punti di cross-over, raccogliendo informazioni preziose per la gara. La gomma maggiormente stressata a Sepang è l'anteriore sinistra, particolarmente a inizio gara quando l'elevato carico di carburante tende a rendere la frenata particolarmente difficile. La strategia vincente nel 2014 ha visto Lewis Hamilton e Nico Rosberg, primo e secondo con le Mercedes, fare tre pit-stop: tre turni su gomme medie e uno breve finale su gomme hard. La differenza cronometrica prevista fra medium e hard è di 1,0-1,2 secondi al giro.


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