IL RACCONTO - "Ieri sera – hanno detto alternandosi al microfono i medici - le nuove immagini dello scanner (risonanza magnetica, ndi) hanno suggerito che era possibile un nuovo intervento chirurgico per ridurre l'edema. Un secondo intervento prima non era previsto. E' stato fatto nella notte e ha permesso di ridurre la pressione intracranica. Le nuove immagini fatte stamani hanno certificato che l'evacuazione dell'edema è stata fatta correttamente e questi sono segnali che fanno pensare che la situazione sia migliorata. L'intervento è stato fatto dopo aver parlato con la famiglia perché la decisione era difficile: c'era da evacuare il grosso ematoma a sinistra, non lo stesso che era stato evacuato domenica. Tutti i parametri ci dicevano che era possibile evacuarlo e lo abbiamo fatto. Ora i dati sono nettamente migliorati, ma continua una sorveglianza ora dopo ora".
FUTURO – Lo staff ha spiegato anche quello che succederà nelle prossime ore, ma si è rifiutato di fare previsioni sul futuro a lungo termine: "L'intervento è durato due ore, non si può dire che sia fuori pericolo. Abbiamo guadagnato ancora un po' di tempo. Le prossime ore saranno cruciali. Ieri si è aperta questa finestra per un intervento chirurgico e l'abbiamo sfruttata. E' presto per dire che è fuori pericolo. La famiglia è sempre presente e ogni decisione viene presa informandola. Non abbiamo vinto, ma ammettiamo che oggi è un po' meglio di ieri. Ci sono alti e bassi, ma rispetto a ieri ci sono stati dei progressi, dei miglioramenti. La situazione è sempre critica, ma migliora. Fare pronostici, però, è stupido: possiamo dire quello che è successo, non quello che succederà. Ci rifiutiamo di fare previsioni: Michael è sempre in terapia ipotermica e in coma farmacologico, ma l'esame fatto stamani ci ha sorpreso".
TRASFERIMENTO – Qualche altro particolare è emerso con il susseguirsi delle domande: "L'ematoma che era stato evacuato domenica era esterno. Quello che è stato evacuato ieri notte era a sinistra, ma dentro la calotta cratica. Era facile da evacuare e sapevamo che l'intervento non avrebbe comportato rischi eccessivi. Il controllo della pressione intracranica è migliorato. Le immagini rispetto a domenica sono migliorate, ma ci sono altri ematomi da evacuare nel cervello. Operare questo ematoma prima di ieri notte sarebbe stato una follia". Eccoci all'ipotesi di trasferimento in Germania: "La situazione è ancora, critica e fragile per questo ora resta a Grenoble dove c'è un centro adatto a trattare la sua situazione. Trattiamo tutti i pazienti con la stessa professionalità e attenzione: è questa la nostra garanzia per Schumacher e per tutti gli altri. In futuro, collegialmente, sarà presa una decisione riguardo un eventuale trasferimento in Germania, ma adesso è importante che sia trattato qui: dobbiamo correggere un certo numero di anomalie che persistono e dobbiamo darci un po' di tempo in questa fase di stabilità che ieri non c'era".