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F1 Mercedes, Hamilton: «La Ferrari sarà combattiva»

Written By Unknown on Kamis, 16 April 2015 | 22.48

SAKHIR - «Il team ha lavorato molto duramente per migliorare e dopo le ultime gare per me significherebbe un qualcosa da cambiare visto che non sono mai stato in pole». Lewis Hamilton fissa gli obiettivi alla vigilia del weekend di gara in Bahrain, da dove parla anche del rapporto col compagno di squadra Nico Rosberg. «Non ho cambiato molto, ha sempre parlato la pista, ho sempre fatto così da quando avevo 8 anni. Ho cercato di imparare da ogni decisione presa, di migliorare. Ribadisco: devi parlare in pista, cercando di fare il meglio, tutto il resto che esce dalla macchina non mi interessa particolarmente», ha detto. 

STOP POLEMICHE - Hamilton spegne anche le polemiche sulla hostess 'innaffiata' dallo champagne in Cina. «Ero sul podio per festeggiare la vittoria ottenuta dal team, era quello che mi interessava. Mi dispiace che certa gente sia rimasta offesa, ma io credo che uno degli aspetti più amati di questo sport è quando riusciamo a mostrare le nostre emozioni, il nostro divertimento a farlo. E poi non so se la ragazza si è lamentata in prima persona, se fosse stato così mi sarei preoccupato di più».

FERRARI COMPETITIVA - Il pilota britannico parla anche della Ferrari. «Credo che, così come in Malesia, su questo circuito le gomme posteriori avranno una grande importanza e quindi la Ferrari dovrebbe andare molto forte anche qui. Da parte nostra speriamo di avere un approccio diverso, per combattere su di un'area dove possiamo migliorare. Sono fiducioso che il team sarà capace di correggere le piccole difficoltà, ma la gara sarà comunque dura perchè la Ferrari sarà molto combattiva come nelle ultime cprse e dovremo battagliare con loro».


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F1, Ecclestone: ok linee guida per tutela diritti umani

LONDRA - Il boss della Formula 1, Bernie Ecclestone, ha approvato un documento che impegna lo sport dei motori a «riconoscere i diritti umani in tutti i 20 Paesi nel mondo in cui arriva il Mondiale di Formula Uno». Lo rende noto il quotidiano inglese "Times". In questo fine settimana il circus fa tappa in Bahrain, sempre al centro di polemiche proprio sul tema dei diritti umani, anche di recente dopo l'arresto, nei giorni scorsi, di 21 attivisti da parte della polizia.

MAGGIORE CONTROLLO - In passato Ecclestone aveva sempre respinto le polemiche in merito ai diritti umani in Bahrain dicendo che non «avevano nulla a che fare con la F1». Il boss del circus e la Formula One Group, adesso, hanno confermato che anche la Formula Uno si impegna «a rispettare i diritti umani riconosciuti a livello internazionale nelle sue operazioni a livello globale». Con le nuove linee guida anche il mondo della F1 si impegnerà con una politica di controllo in materia di diritti umani prima di firmare accordi con i Paesi che vorranno ospitare un evento del Mondiale.


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F1 Ferrari, Marchionne: «Progressi significativi»

AMSTERDAM - «La Scuderia ha fatto grandi passi avanti, non parlo solo della vittoria a Sepang in Malesia. Credo ci siano le condizioni per fare progressi significativi a livello di performance». Lo ha detto Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, parlando delle prestazioni della Rossa a margine dell'assemblea Fca che si è svolta ad Amsterdam. «Spero di vedere progressi già in Bahrein. Credo che quando torneremo a Monza la macchina avrà dei cambiamenti fondamentali che ci permetteranno di gareggiare in modo intelligente».

PROBLEMA DI ECCLESTONE - «Non possiamo fare gratis i motori per tenere in piedi la Formula 1. Non è un problema nostro ma di Ecclestone. Non possiamo metterci i soldi», ha aggiunto il presidente della Ferrari.


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F1 Ferrari, Raikkonen: «C'è molto lavoro da fare»

SAKHIR - «Vogliamo fare meglio, combattere per la vittoria in ogni gara. C'è ancora molto da fare, ma dall'anno scorso abbiamo fatto un ottimo lavoro come team. Stiamo andando nella giusta direzione e dobbiamo continuare e ad un certo punto ci arriveremo». Lo ha detto Kimi Raikkonen alla vigilia del weekend di gara in Bahrain.


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F1 Ferrari, Resta: «Freni importanti in Bahrain»

Written By Unknown on Rabu, 15 April 2015 | 22.48

MARANELLO - «Quella di Sakhir è una pista molto dura sia per le condizioni ambientali – parliamo delle temperature in particolare – che per le caratteristiche tecniche del tracciato. È un circuito che si caratterizza per le accelerazioni e le frenate importanti: fattori che comportano grandi sollecitazioni per la vettura, sia nella trazione in uscita dalle curve che in frenata». E' l'analisi di Simone Resta, Chief Designer della Ferrari che, in un'intervista pubblicata sul sito della scuderia di Maranello , spiega le caratteristiche del tracciato. 

POTENZIALE DELLA POWER UNIT - «Ad esempio, è necessario che l'impianto frenante sia appositamente dimensionato per consentire l'adeguato raffreddamento dei dischi. Il Gran Premio del Bahrain, inoltre, è da due anni una gara in notturna. Questo comporta che si perda in qualità dell'analisi dei risultati della prima sessione di prove libere, che si svolge in orario diverso da quello delle qualifiche e della gara. La pista di Sakhir è tra quei tracciati della prima parte del campionato che permettono di esaltare maggiormente il potenziale della power unit, sia per quanto riguarda il motore V6 che per la parte ibrida. Non dimentichiamo, però, che la velocità sul rettilineo è influenzata anche dal livello di carico aerodinamico che si decide di utilizzare. Ad inizio stagione ogni pista è nuova e dobbiamo scoprire quale sia la nostra prestazione, non tanto in valore assoluto, ma paragonata a quella dei nostri avversari».


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F1 Mercedes, Wolff: «Da noi nessun ordine di scuderia»

BRACKLEY - La polemica tra Rosberg ed Hamilton è ancora in corso: il tedesco, nella conferenza stampa post Gp in Cina, ha accusato l'inglese di averlo indirettamente danneggiato per la sua gestione di gara, accusa rispedite al mittente e strascichi che sono ancora in corso. Una situazione su cui Toto Wolff, team principal della Mercedes, cerca di "ammorbidire", ribadendo che nel team non esiste alcun tipo di ordine di scuderia per dare vantaggi a uno dei due piloti.

UNICO OBIETTIVO LA VITTORIA - «L'unico caso in cui crediamo si debba intervenire è se per caso una vittoria è a rischio», ha detto Wolff. «Rispetto all'anno scorso non abbiamo più il gap che ci consentiva di farli spingere entrambi fino alla fine, ora dobbiamo gestire la distanza che li separa - ha detto ancora - Un oridne di scuderia è imporre il sorpasso ai danni di una macchina più veloce, onestamente non credo sia un accusa che possano rivolgerci. Posso però capire perchè altre squadre lo abbiano fatto in passato, quando magari in gioco c'era un titolo mondiale, ma è una situazione che non ho dovuto affrontare. Attualmente possiamo attuare una gestione senza dover prendere decisioni di questo tipo».


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F.1, Bianchi aveva firmato con la Sauber

Jules Bianchi la mattina del 5 ottobre, poche ore prima dell'incidente che lo ha ridotto in coma, aveva firmato in Giappone un contratto per guidare quest'anno la Sauber. Lo ha riferito Colin Kolles, ex team principal della Caterham. A quanto pare l'ingaggio del pilota di punta dell'Accademia Ferrari FDA avrebbe comportato per la Sauber il vantaggio della cancellazione di alcune pendenze economiche sospese con Maranello, fornitrice di motori.

L'incidente di Suzuka ha così privato il pilota francese non solo della salute, ma anche dell'opportunità di occupare un sedile d'oro, tenuto conto della nuova competitività della Sauber alla luce dei miglioramenti della power unit Ferrari.

Secondo fonti inglesi, in quello stesso periodo la Sauber avrebbe messo sotto contratto anche Adrian Sutil e Giedo Van der Garde, quest'ultimo protagonista un mese fa dell'azione legale che in Australia ha portato quasi all'arresto della team principal Monisha Kalterborn. Incredibile registrare che il team svizzero abbia ingaggiato in totale cinque piloti, considerati i titolari effettivi Felipe Nasr e Marcus Erticsson, nonostante la disponibilità di due sole monoposto.


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F1 Mercedes, Wolff: «Ferrari minaccia costante»

BRACKLEY - «La Ferrari sarà una minaccia costante»: parola di Toto Wolff, team principal della Mercedes. «La Cina ha confermato che la Ferrari sarà una minaccia in tutte le condizioni di gara, non solo quando fa molto caldo. Come squadra, dobbiamo affrontare nuove sfide, visto che c'è un rivale molto più vicino al nostro livello di prestazione. Dopo la sveglia suonata in Malesia, è stato positivo vedere come il team abbia affrontato il Gp di Shanghai. Abbiamo fatto i compiti, siamo migliorati e abbiamo dato una dimostrazione di forza con la doppietta», ha continuato.

ALTA TENSIONE - Tra i due piloti della Mercedes, però, il clima resta caldo. «Abbiamo visto che c'erano state tensioni tra i piloti in gara, abbiamo affrontato subito la situazione per evitare che si trascinasse», spiega Wolff. «Quando c'è una competizione molto serrata è normale che le emozioni diventino intense. Non è qualcosa che vogliamo modificare. Ma entrambi i piloti ora sono concentrati per ottenere la prestazione migliore in Bahrain, il nostro pacchetto dovrebbe essere adatto al circuito. Continuiamo con la nostra filosofia, lasciamo i piloti liberi di competere. Ma entrambi sanno che la vittoria della Mercedes è la priorità numero 1»


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F1, Rosberg: «Chiarimenti? Batterò Lewis in pista»

Written By Unknown on Selasa, 14 April 2015 | 22.48

BERLINO - «Ora c'è di nuovo una situazione difficile, è vero, ma non vedo alcun motivo per parlare un'altra volta da solo con lui». Nico Rosberg torna sul difficile rapporto con Lewis Hamilton: la tensione, tra i due compagni di squadra, è tornata alta dopo l'attacco sferrato dal tedesco al campione del mondo nella conferenza stampa seguita al Gp di Cina. Rosberg ha accusato Hamilton di averlo danneggiato con la sua condotta di gara.

ORA IL BAHRAIN - Dalle colonne della "Bild", il vice campione del mondo sembra escludere la possibilità di un ulteriore chiarimento con Hamilton e spiega di voler rispondere al collega in pista: «E' l'unica cosa che conta. Posso e voglio cambiare la situazione in pochi giorni e battere Lewis"», ha aggiunto Rosberg facendo riferimento al Gp del Bahrain in programma il prossimo weekend. Il tedesco è terzo nella classifica iridata a 17 punti da Hamilton: «La stagione è molto lunga e devo usare le mie virtù da tedesco: continuare a lavorare con disciplina insieme alla mia squadra». 


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F1 Red Bull, Horner: «Di nuovo grandi, come la Ferrari»

MILTON KEYNES - «Come la Ferrari ha dimostrato, le cose possono tornare a girare a favore quando hai obiettivi e direzioni chiari». E' quanto ha detto Chris Horner, Team manager della Red Bull, che puntas a girare pagina al più presto, dopo un campionato 2014 poco esaltante e un 2015 che per ora non ha mostrato miglioramenti decisivi.

HORNER POMPIERE - Una situazione per cui in molti hanno puntato il dito sulle prestazioni dei motori Renault. Ma Horner ritiene che ci sia spazio per continuare la collaborazione e tornare a essere competitivi. «Se guardiamo ai fatti, non è un gran momento per noi. Ma la Renault è una grande azienda che ha una lunga storia di successi in Formula 1 e che ha ancora gente capace in servizio. Al momento per ora qualcosa non funziona. La soluzione è continuare a lavorare a testa bassa, noi continueremo a farlo e aiuteremo la Renault a capire quali sono i problemi, al momento questo ha la priorità massima».


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F1 Red Bull, Horner: «Ci ispiriamo alla Ferrari per tornare grandi»

MILTON KEYNES - «Come la Ferrari ha dimostrato, le cose possono tornare a girare a favore quando hai obiettivi e direzioni chiari». E' quanto ha detto Chris Horner, Team manager della Red Bull, che puntas a girare pagina al più presto, dopo un campionato 2014 poco esaltante e un 2015 che per ora non ha mostrato miglioramenti decisivi.

HORNER POMPIERE - Una situazione per cui in molti hanno puntato il dito sulle prestazioni dei motori Renault. Ma Horner ritiene che ci sia spazio per continuare la collaborazione e tornare a essere competitivi. «Se guardiamo ai fatti, non è un gran momento per noi. Ma la Renault è una grande azienda che ha una lunga storia di successi in Formula 1 e che ha ancora gente capace in servizio. Al momento per ora qualcosa non funziona. La soluzione è continuare a lavorare a testa bassa, noi continueremo a farlo e aiuteremo la Renault a capire quali sono i problemi, al momento questo ha la priorità massima».


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F1 Mercedes, Wolff: «Da noi nessun ordine di scuderia»

BRACKLEY - La polemica tra Rosberg ed Hamilton è ancora in corso: il tedesco, nella conferenza stampa post Gp in Cina, ha accusato l'inglese di averlo indirettamente danneggiato per la sua gestione di gara, accusa rispedite al mittente e strascichi che sono ancora in corso. Una situazione su cui Toto Wolff, team principal della Mercedes, cerca di "ammorbidire", ribadendo che nel team non esiste alcun tipo di ordine di scuderia per dare vantaggi a uno dei due piloti.

UNICO OBIETTIVO LA VITTORIA - «L'unico caso in cui crediamo si debba intervenire è se per caso una vittoria è a rischio», ha detto Wolff. «Rispetto all'anno scorso non abbiamo più il gap che ci consentiva di farli spingere entrambi fino alla fine, ora dobbiamo gestire la distanza che li separa - ha detto ancora - Un oridne di scuderia è imporre il sorpasso ai danni di una macchina più veloce, onestamente non credo sia un accusa che possano rivolgerci. Posso però capire perchè altre squadre lo abbiano fatto in passato, quando magari in gioco c'era un titolo mondiale, ma è una situazione che non ho dovuto affrontare. Attualmente possiamo attuare una gestione senza dover prendere decisioni di questo tipo».


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F1, «Jules sta lottando ma resta incosciente»

Written By Unknown on Senin, 13 April 2015 | 22.48

NIZZA - «Jules sta lottando con la forza che ha sempre dimostrato. Da un punto di vista medico è stabile, tutti i suoi organi stanno funzionando normalmente, senza alcuna assistenza. Ma per ora, è ancora incosciente, in coma». Il padre di Jules Bianchi, Philippe, torna a parlare a 5 mesi dal terribile incidente occorso al figlio, sul circuito di Suzuka, quando, dopo essere uscito di pista finì contro una gru presente sul tracciato per rimuovere la Sauber di Adrian Sutil, uscito il giro precedente nello stesso punto. «Rispetto a quello che ci avevano detto i dottori all'epoca è migliorato tantissimo, come la notte e il giorno - sottolinea Philippe Bianchi in un'intervista a Nice-Matin - Ci avevano avvisato che non sarebbe potuto essere trasferito prima di un anno, ma è stato portato qui a Nizza dopo 7 settimane, visto che Jules ha iniziato velocemente a respirare da solo. A volte, sembra più presente, si muove e stringe la nostra mano ma è difficile capire se è solo un riflesso condizionato. La cosa importante è che la sua salute è in buone mani».

DUBBI E PAURE «Il nostro mondo è collassato il 5 ottobre del 2014 - ricorda il padre di Jules Bianchi - Adesso, la domanda a cui nessuno vuole rispondere è: ce la farà? Potrà vivere normalmente o da disabile? Penso che questo tipo di incidenti possano essere più della morte. Il dolore è senza fine, una tortura quotidiana. Noi cerchiamo di stimolare Jules in ogni modo, quindi facciamo dei turni io, sua madre, i fratelli e anche Gina, la sua ragazza tedesca ora che si è trasferita qui».


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F1, Pirro: «Per Ferrari, Alonso era un problema»

ROMA - «Penso che quest'anno il mondiale lo vincerà la Mercedes ma la Ferrari potrà dargli molto fastidio e l'armonia tra i piloti potrebbe essere la carta in più, a Maranello c'è alla Mercedes no». E' il pensiero dell'ex pilota di F1, Emanuele Pirro, dopo il terzo podio consecutivo conquistato dalla Ferrari di Sebastian Vettel. Dopo il terzo posto all'esordio a Melbourne e la sorprendente vittoria a Sepang, il 27enne tedesco ha conquistato un altro terzo posto a Shanghai. «Ieri ci sono stati dei segnali più che positivi da parte della Ferrari su una pista non favorevole alla rossa - aggiunge Pirro ai microfoni di Radio anch'io lo sport su Radio Rai- Penso che dopo l'impresa della Malesia si possa parlare di una gara di consolidamento, di conferma ad altissimo livello. Con le gomme morbide hanno tenuto il passo delle Mercedes, hanno avuto qualche problema in più nell'ultimo settore con quelle dure». L'ex driver della Benetton sottolinea i grandi progressi della scuderia di Maranello: «Non dobbiamo dimenticarci che durante l'inverno tutti pensavano che il dominio Mercedes sarebbe durato almeno due anni, invece le Ferrari stanno dimostrando di poter aver un livello di competitività molto vicino alle frecce d'argento e credo che potremo vivere una stagione con qualche sorpresa. Abbiamo visto anche ieri che tra i due piloti della scuderia di Stoccarda ci sia un po' di tensione e un rapporto difficile, invece a Maranello tutto fila d'amore e d'accordo».

VETTEL ENTUSIASTA Pirro spiega i grandi progressi del team emiliano: «La Ferrari ha cambiato molte cose che lo scorso anno non funzionavano ma le due cose decisive sono state il motore, che era stato un vero tallone d'Achille e invece quello di quest'anno è eccellente, e il pilota nuovo. Alonso era diventato più un problema che una risorsa perché era sempre insoddisfatto ora invece è arrivato un ragazzo entusiasta e sempre con il sorriso sulle labbra che sta guidando in maniera strepitosa. Nel prossimo Gp in Bahrain, dove farà molto caldo, le Ferrari andranno ancora meglio - assicura l'ex pilota della Benetton - il potenziale di crescita è molto alto e il futuro è roseo. Io non credo che a Maranello si accontenterebbero di due vittorie, sono cose che si dicono alla stampa. Ora ci credono di più ma preferiscono stare un po' abbottonati».


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F1: Hembery, gara difficile per calo temperatura

SHANGHAI - «Il calo della temperatura dell'asfalto nel corso della gara ha reso la strategia difficile da prevedere. Per questo i piloti nelle prime posizioni hanno adottato tattiche molto simili, con qualche tentativo di effettuare il pit in anticipo per provare a guadagnare posizioni. In termini di prestazioni, le gomme si sono comportate come previsto, in alcuni casi superando le nostre aspettative». Questa l'analisi di Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli, dopo il Gp di Shanghai, vinto da Lewis Hamilton.

STESSA STRATEGIA PER I PRIMI QUATTRO - I primi quattro piloti hanno utilizzato tutti la stessa strategia a due soste, con due stint iniziali con gomme morbide seguiti da un ultimo stint con gomme medie. Hamilton ha segnato il giro più veloce della gara con gomme morbide durante il suo secondo stint. - spiegano da Pirelli - Quasi tutti i piloti dietro le Mercedes e le Ferrari hanno optato per una strategia soft-media-media, anche se ci sono state alcune varianti nelle ultime file: tra queste, Sergio Perez, Force India, che ha utilizzato una strategia a tre soste; Fernando Alonso e i due piloti Manor hanno, invece, scelto una strategia soft-media-soft. Le temperature della pista si sono abbassate gradualmente nel corso della gara, rendendo la strategia e il comportamento degli pneumatici difficili da prevedere. La gara si è conclusa dietro la safety car, scesa in pista a meno di tre giri dalla fine. Molti piloti hanno, dunque, finito la gara con pneumatici ancora in ottimo stato. Il circus si dirige adesso verso il Bahrain, dove sono stati scelti nuovamente i P Zero White medium e i P Zero Yellow soft.


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F1 Mercedes: Rosberg-Hamilton, polemica archiviata

SHANGHAI - La polemica con Lewis Hamilton dopo il Gp di Cina «è una cosa del passato». Nico Rosberg tira il freno dopo il duro attacco sferrato al compagno di squadra alla fine della gara sul circuito di Shanghai. Il tedesco ha accusato il campione del mondo di averlo danneggiato con la sua condotta di gara, Hamilton ha risposto puntualizzando che il suo lavoro «non è pensare alla gara di Nico». Lo scontro, andato in scena durante la conferenza stampa post-gara, è il primo della stagione fra i due piloti della Mercedes. Ma dopo le ripetute schermaglie della scorsa stagione, è un campanello d'allarme per il team di Brackley. Un chiarimento fra Rosberg e Hamilton a quanto pare c'è stato e a mente fredda il tedesco è tornato sull'argomento, stavolta indossando i panni del 'pompiere'. «Il post-gara è stato decisamente intenso, ma abbiamo avuto un confronto molto positivo, una buona discussione», ha detto Rosberg n un videomessaggio su twitter. «C'è stata molta critica costruttiva e ora per tutti è una cosa del passato», ha aggiunto il tedesco, sottolineando che «stiamo già pensando al Bahrain».


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F1 Ferrari, Arrivabene: «Posizione consolidata»

Written By Unknown on Minggu, 12 April 2015 | 22.48

SHANGAI - Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, è soddisfatto del finale nel Gp della Cina, con Vettel terzo sul podio e Raikkonen al quarto posto. «Sono molto, molto contento per Kimi - ha detto ai microfoni di Sky - Questa non è una pista facile per noi e avere consolidato la nostra posizione, con Kimi lì, è perfetto. Poi in Bahrain ne riparliamo».

QUALE FERRARI - Su quale sia il vero volto della Ferrari, quello visto in Malesia o quello del Gp cinese, Arrivabene non si sbilancia: «E' difficile dirlo, ogni pista ha la sua storia e noi vedremo di raccontarvi delle storie vere ma interessanti per il futuro». La safety car nel finale di gara non viene considerata come un aiuto per evitare i possibili attriti in scuderia, con Raikkonen che avrebbe potuto insidiare Vettel. «Anzi, i ragazzi e gli ingegneri al muretto hanno fatto un grande lavoro perché lì era più facile sbagliare che fare la cosa giusta» ha concluso il manager.


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F1 Gp Cina Mercedes, scintille tra Rosberg e Hamilton

SHANGAI - Aria tesa in casa Mercedes: la doppietta in Cina non rilassa gli animi, con Nico Rosberg che in conferenza stampa punta il dito sulla gestione della gara di Hamilton. «E' interessante sentire che Lewis ha gestito, risparmiando le gomme e pensando solo a se stesso, ma in parte questo ha compromesso la mia gara - ha detto Nico, alla fine secondo al traguardo - In pista era più lento del necessario e ha permesso a Vettel  di avvicinarsi con la posibilità di superarmi, ho dovuto fare una sosta prima e non era necessario, mi è costato tempo che mi ha danneggiato».

HAMILTON RIBATTE - Non fa una piega Hamilton che, ancora in conferenza stampa ha risposto subito al compagno di squadra. «Il mio lavoro è pensare alla mia gara, non a quella di Nico - ha risposto Lewis - devo gestire la mia macchina e portare me e la macchina alla fine in maniera più veloce possibile. Non ho fatto niente di intenzionale per danneggiarlo, ha provato a superarmi e non ci è riuscito».


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F1 Mercedes, Wolff: «Una bella doppietta»

SHANGAI - Vittoria di Hamilton e secondo posto per Rosberg: polemiche tra i due a parte, è il risultato ideale per Toto Wolff. «Mi piace la doppietta - ha detto il team principal Mercedes ai microfoni della Rai - è stata una gara difficile, nella prima parte le Ferrari erano veloci, ma oggi la strategia è stata giusta, le gomme hanno lavorato piu' a lungo rispetto alle loro».

NESSUN LEADER - Se Hamilton sia già adesso il leader della scuderia in questo campionato, Wolff non dà certezze. «E' troppo presto per dirlo, è stata una gara difficile per Rosberg che aveva Vettel dietro, è un pilota molto competitivo, con molta energia e tornerà anche davanti».


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F1 Gp Cina, McLaren: Button penalizzato

SHANGAI - Un'altra tegola per la McLaren: gara non brillante con Fernando Alonso che chiude al dodicesimo posto e Jenson Button che dal tredicesimo viene retrocesso al quattordicesimo posto. Penalizzazione che arriva per lo scontro in pista tra il britannico e Maldonado della Lotus.

SORPASSO AZZARDATO - Un contatto arrrivato in pista al 49esimo giro, la responsabilità è stata ammessa dallo stesso Button ai commissari di gara. Button ha poi potuto chiudere la gara, mentre Maldonado è stato costretto al ritiro.


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F1 Gp Cina Williams, Massa: «Giro perfetto, in gara al massimo»

Written By Unknown on Sabtu, 11 April 2015 | 22.48

SHANGAI - «Oggi ho fatto un giro perfetto, ho usato tutto quello che potevo, poi Sebastian è passato alla fine, ma sono contento del giro e di quanto abbiamo fatto». Felipe Massa guarda al lato positivo della ua qualifica per il Gp di Cina: il brasiliano della Williams domani partirà dalla seconda fila, quarto accanto alla Ferrari di Vettel.

TRA FERRARI E RED BULL - «Sapevamo che la direzione presa per migliorare la macchina non era ottimale in qualifica. Domani la gara sarà difficile, specialmente guardando il passo di Mercedes e Ferrari, proveremo a fare il massimo che la macchina potrà fare - ha detto ancora - non posso dire come andrà, ho sbattuto nelle libere e senza long run non so come sarà il passo gara, vedremo se potremo lottare con le Ferrari o con le Red Bull». La vicinanza tra Williams e Red Bull è confermata anche da Daniel Ricciardo. «Sono abbastanza soddisfatto della qualifica - dice Daniel - ho fatto più del possibile, ogni volta ho provato un po' di più con l'assetto. Penso che possiamo stare vicini alle Williams, sul giro hanno un vantaggio, ma sui long run siamo più vicini, anche con le gomme mi sento bene. Su questa pista domani abbiamo l'opportunità di restare nella top 5».


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F1 Gp Cina, Pirelli: previsti due pit stop

SHANGAI - «Ci aspettiamo condizioni meteo simili ad oggi per la gara, e con l'incremento delle prestazioni delle gomme morbide si prospettano strategie diversificate». Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli, al termine delle qualifiche del Gp di Cina, ha sottolineato la diversità di prestazione tra le varie scuderie.

PRESTAZIONI DIVERSE, GOMME IDENTICHE - «Abbiamo visto anche notevoli differenze di prestazioni degli pneumatici tra i diversi team, e questo fornisce una variabile interessante - ha aggiunto - Ovviamente le gomme fornite sono uguali per tutti, e tutti hanno cercato di sfruttarle al meglio. Analizzeremo bene questa sera i dati. Ci aspettiamo due pit-stop per la maggior parte dei piloti, ma vi è la possibilità di fare qualcosa di diverso. La Cina ha spesso riservato sorprese in passato».


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F1 Ferrari, Vettel: «Schumi: mi mancano i suoi consigli»

SHANGAI - Per il suo arrivo in Ferrari Sebastian Vettel ha un rimpianto: non aver potuto condividere la decisione con Michael Schumacher. «Siccome la decisione era così difficile, mi sarebbe piaciuto parlarne con Michael. Ne avevo parlato con lui diverse volte in passato, a volte per scherzo, a volte seriamente. Penso di essermi perso tanto perchè so che mi avrebbe detto quello che pensa» ha detto il tedesco in un'intervista al Daily Telegraph. Sulla decisione di lasciare la Red Bull per andare in Ferrari ha pesato tanto proprio l'ammirazione che Vettel ha sempre avuto per il sette volte campione del mondo e per quanto ha fatto con la scuderia italiana. «Circa 15 o 20 anni fa, ero davanti alle porte di Maranello e non mi fu permesso di entrare. Ero come tutti gli altri tifosi lì per provare a vedere Michael. Adesso quelle porte si sono aperte e sono io al volante, è qualcosa di speciale» dice ancora Vettel, che poi racconta del suo rapporto con Schumi. «L'onestà con cui mi ha dato consigli nel corso degli anni è probabilmente la cosa più speciale del nostro rapporto. E' stato sempre molto d'aiuto e onesto, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto commerciale del circus, la sua esperienza, le lezioni che ha imparato e tutto questo mi sta mancando».

UN'ALTRA STORIA - Horner, nei mesi scorsi, aveva rivelato che Vettel stava pensando anche al ritiro viste le difficoltà incontrate nella stagione passata alla Red Bull. «Non so a chi si riferisse ma di certo non a me. C'è stato un momento in cui mi sono fatto delle domande e mi sono dato delle risposte ma la cosa è stata un po' ingigantita». Sebastian non nega che «l'immagine del 2014 è negativa, forse peggiore di quanto sia in realtà, ma capita. Quest'anno è tutt'altra storia. Bisogna ricordare da dove arrivamo e che c'è tanto lavoro da fare ma se c'è la chance di lottare per il titolo, bisogna coglierla». E sulle preferenze di Ecclestone, che ritiene Hamilton il migliore in assoluto, Vettel dice che «è libero di dire quello che vuole. Io sono felice di quello che ho ottenuto finora e guardo a quello che potrebbe arrivare».


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F1 Ferrari, Vettel: «Schumi, mancano i suoi consigli»

SHANGAI - Per il suo arrivo in Ferrari Sebastian Vettel ha un rimpianto: non aver potuto condividere la decisione con Michael Schumacher. «Siccome la decisione era così difficile, mi sarebbe piaciuto parlarne con Michael. Ne avevo parlato con lui diverse volte in passato, a volte per scherzo, a volte seriamente. Penso di essermi perso tanto perchè so che mi avrebbe detto quello che pensa» ha detto il tedesco in un'intervista al Daily Telegraph. Sulla decisione di lasciare la Red Bull per andare in Ferrari ha pesato tanto proprio l'ammirazione che Vettel ha sempre avuto per il sette volte campione del mondo e per quanto ha fatto con la scuderia italiana. «Circa 15 o 20 anni fa, ero davanti alle porte di Maranello e non mi fu permesso di entrare. Ero come tutti gli altri tifosi lì per provare a vedere Michael. Adesso quelle porte si sono aperte e sono io al volante, è qualcosa di speciale» dice ancora Vettel, che poi racconta del suo rapporto con Schumi. «L'onestà con cui mi ha dato consigli nel corso degli anni è probabilmente la cosa più speciale del nostro rapporto. E' stato sempre molto d'aiuto e onesto, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto commerciale del circus, la sua esperienza, le lezioni che ha imparato e tutto questo mi sta mancando».

UN'ALTRA STORIA - Horner, nei mesi scorsi, aveva rivelato che Vettel stava pensando anche al ritiro viste le difficoltà incontrate nella stagione passata alla Red Bull. «Non so a chi si riferisse ma di certo non a me. C'è stato un momento in cui mi sono fatto delle domande e mi sono dato delle risposte ma la cosa è stata un po' ingigantita». Sebastian non nega che «l'immagine del 2014 è negativa, forse peggiore di quanto sia in realtà, ma capita. Quest'anno è tutt'altra storia. Bisogna ricordare da dove arrivamo e che c'è tanto lavoro da fare ma se c'è la chance di lottare per il titolo, bisogna coglierla». E sulle preferenze di Ecclestone, che ritiene Hamilton il migliore in assoluto, Vettel dice che «è libero di dire quello che vuole. Io sono felice di quello che ho ottenuto finora e guardo a quello che potrebbe arrivare».


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F1 Mercedes, Hamilton: «Possiamo migliorare ancora»

Written By Unknown on Jumat, 10 April 2015 | 22.48

SHANGHAI - «Possiamo migliorare ulteriormente per ottenere di più dalle gomme». Lewis Hamilton domina le due sessioni di prove libere del Gp della Cina, terza tappa del Mondiale di F1, ma prevede ampi margini di miglioramento per la sua Mercedes, insidiata non solo dalla Ferrari ma anche dalla Red Bull. «Ma il mio atteggiamento non cambierà - spiega a Sky il pilota britannico, iridato in carica - Mi preparo sempre allo stesso modo, non importa lo scenario. Forse potrebbe cambiare qualcosa per il team, che potrebbe avere un atteggiamento diverso».


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F1 Ferrari, Vettel: «Proveremo sorpasso a Mercedes»

SHANGHAI - La Ferrari farà bene nel Gp della Cina: ne è convinto Sebastian Vettel, che ha espresso la sua opinione dopo la prima giornata di prove libere a Shanghai, dominata da Lewis Hamilton (primo in entrambe le sessioni) nella quale il tedesco ha chiuso con un terzo e quarto posto. «Le Mercedes oggi sono andate molto forti - ammette ai microfoni di Sky il tedesco - e sarà importante fare un ulteriore passo in avanti durante la notte, ci sono cose da migliorare e cercheremo di superarli». Poi il pilota di Heppenheim si sofferma a parlare della Red Bull, che ha mostrato miglioramenti qui in Cina: «È il primo venerdì in cui a loro va tutto bene, sappiamo che durante la stagione le cose saranno sempre più dure perché tutte le squadre troveranno il loro ritmo. Noi - conclude Vettel - dobbiamo solo pensare a migliorarci per compiere un passo in avanti».

PARLA RAIKKONEN Parole di fiducia anche per Kimi Raikkonen, protagonista di una buona performance, avendo chiuso alle spalle di Hamilton nella seconda sessione di prove libere. Il finlandese è già proiettato alle qualifiche di domani. «Dovremo far sì che tutto vada per il meglio, poi penseremo alla gara - spiega il finlandese della Ferrari - Vedremo se potremo combattere con la Mercedes per la prima fila, di certo le cose, oggi, non sono andate male».


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F1 Gp Cina, spettatore invade la pista: voleva provare una macchina

ROMA - Un uomo che attraversa una pista di Formula Uno. Non è uno scherzo, è successo veramente: sul circuito di Shanghai, durante la seconda sessione delle libere del Gran Premio di Cina, uno spettatore ha deciso improvvisamente di attraversare la pista . L'uomo, immediatamente fermato dalla sicurezza e arrestato dalla polizia, si è poi giustificato dicendo di aver avuto "voglia di provare una macchina". Non è la prima volta che si verifica un episodio simile. Già nel 2003 uno spettatore spuntò sulla pista del circuito di Silverstone al 12° giro della corsa. Anche in quell'occasione non ci furono consequenze gravi ma solo un grande spavento per tutti.
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F1 Ferrari, Allison: «Irrealistico parlare di titolo»

SHANGHAI - «Stiamo combattendo contro una macchina, la Mercedes, che è davvero molto forte. Ci sono altri avversari forti ma loro in particolare hanno più cavalli e maggiore carico aerodinamico di noi, quindi finché non ci avviciniamo da quel punto di vista non è realistico parlare di corsa per il campionato». Nel corso della conferenza stampa Fia a Shanghai il direttore tecnico della Ferrari James Allison resta cauto sulle possibilità della Rossa di lottare per il Mondiale in questa stagione: «Come è stato detto all'inizio dell'anno l'obiettivo ci sembra quello di ottenere un paio di vittorie, ma ovviamente accoglieremo con piacere tutto ciò che arriverà in più e cercheremo di fare del nostro meglio per avvicinarci a loro più che possiamo e poi vedremo quello che si prospetterà nel corso dell'anno, ma parlando di obiettivi realistici restano quelli fissati all'inizio dell'anno».

SFIDA DIFFICILE Ai microfoni di Sky nel paddock, Allison ha poi commentato la prestazione di oggi della Ferrari a Shanghai: «La nostra è una macchina abbastanza forte e dovrebbe essere ok su ogni pista. È difficile che una bella macchina vada lenta su una pista e forte su un'altra. Oggi siamo andati bene, eravamo abbastanza competitivi nelle PL2 ma da quello che ho visto un po' meno rispetto alla Malesia. Possiamo migliorare un po' con i cambi che apporteremo stasera, domani vedremo come va ma questa pista è una sfida difficile per noi. Questa auto ha una base più forte di quella dello scorso anno perciò è più facile svilupparla, speriamo di avere un programma di aggiornamenti migliore rispetto al 2014».


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F1 Ferrari, Raikkonen: «A Shanghai possiamo fare bene»

Written By Unknown on Kamis, 09 April 2015 | 22.48

SHANGHAI - «Servirà un fine settimana senza problemi, ma sono certo che potremo fare bene. Anche se questa pista è diversa dalle altre, finora la SF15-T è andata bene in tutte le condizioni e non vedo perché qui debba andare diversamente». Il pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, è ottimista in vista della terza prova del mondiale di F1, in programma a Shanghai nel prossimo fine settimana. «Certamente fa più freddo e il tracciato è impegnativo - spiega in conferenza stampa -  ma disporre di una buona macchina aiuta. Domani vedremo, non mi aspetto grandi sorprese». Raikkonen, poi, preferisce volare basso sulla possibilità di centrare il bis dopo la vittoria di Sebastian Vettel in Malesia: «Ogni circuito fa storia a sé. Si possono trovare condizioni meteorologiche variabili e di conseguenza una vettura può comportarsi meglio su un tracciato rispetto ad un altro».

VIETATO BUCARE Il finlandese, inoltre, scherza anche sulla gomma bucata che lo ha rallentato molto in Malesia: «In generale penso che possiamo essere piuttosto forti ovunque, perché abbiamo la velocità, ma dobbiamo sbarazzarci di tutti i problemi, anche quelli che non dipendono da noi come le forature. Forse non siamo dove vorremmo essere, ma rispetto allo scorso anno le cose sono cambiate parecchio, anche se abbiamo ancora molto da fare - aggiunge - sapevamo dai test di avere un buon pacchetto, e anche se le prime due gare per me sono state molto complicate, in Malesia sono riuscito a finire a punti. Ora dobbiamo continuare a spingere e a cercare di far bene, sapendo che ogni gara può essere diversa».


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F1 Ferrari, Vettel: «In Cina vogliamo conferme»

SHANGHAI -  Sebastian Vettel resta con i piedi per terra. E' entusiasta della sua Ferrari, ma sa che bisognerà continuare a lavorare per confermarsi dopo il trionfo in Malesia. «Siamo realisti sulla nostra posizione e su quello che vogliamo ottenere, gli obiettivi non sono cambiati», spiega il tedesco nel corso della conferenza stampa che apre le attività del Gran Premio della Cina. «In Malesia abbiamo ottenuto una vittoria grandiosa per il team e anche per me, perché è stato il primo successo in Ferrari. Tornare in fabbrica mercoledì è stata un'emozione speciale, erano tutti felici perché non si vinceva da tanto tempo e si sono goduti una vittoria da celebrare con gioia, è stato molto bello per tutti rivivere queste sensazioni. Sono andato per lavorare al simulatore, era un impegno già fissato, ma tutta la fabbrica si è riunita per un pranzo veloce e siamo stati insieme per festeggiare un po'. Ho imparato che quando vince la Ferrari al portone d'ingresso mettono una bandiera che rimane lì per il resto della stagione, un tempo erano tante, ora speriamo di aggiungerne altre».

CONCENTRAZIONE La Malesia resterà nella memoria di tutti i ferraristi, ma Vettel è concentrato sulla gara cinese. «Da Shanghai in poi dobbiamo confermare che abbiamo un buon pacchetto e una macchina forte - ha spiegato l'ex campione del mondo - vogliamo rimanere ad altissimi livelli, ma sappiamo che la Mercedes resta la più forte. Non credo che in Malesia loro abbiano tirato il piede dal pedale, è stato bello essere così competitivi, ci sono state una serie di circostanze che siamo riusciti a sfruttare. Sappiamo però che in una stagione ci possono essere alti e bassi, noi dobbiamo fare in modo che ci siano tanti alti e confermarci competitivi. In Malesia abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma dobbiamo rimanere realistici sui nostri obiettivi», ha spiegato Vettel che sottolinea ancora che non bisogna lasciarsi andare a facili entusiasmi. «Abbiamo disputato soltanto due gare, c'è bisogno di qualche altro Gp per sapere a che punto siamo, abbiamo capito qual è il nostro potenziale, ma ora dobbiamo confermare di essere molto vicini ai team migliori». Intanto Vettel è arrivato a 40 Gp vinti, a -1 da Ayrton Senna. «Non lo sapevo, conosco il numero di vittorie di Schumacher che però è troppo grande. Mi ci è voluto un po' per arrivare a 40 vittorie, adesso spero che la prossima non sia troppo lontana, certo raggiungere Senna avrebbe un grosso significato per qualsiasi pilota, anche se quando vai in pista non pensi a queste cose. E' giusto dire che ora, rispetto al passato, ci sono molte più gare, un tempo ne avevano 10, poi 13-14, adesso negli ultimi anni siamo arrivati a 20 Gp».


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F1 McLaren, Alonso: «Niente rimpianti se la Ferrari non vince»

SHANGHAI - «A novembre vedremo se avevo ragione o no a venire alla McLaren. Se la Ferrari vince il campionato, ho preso una decisione sbagliata. Se finiscono secondi, avrò fatto la scelta giusta. In cinque anni sono arrivato secondo per tre volte e non volevo finire di nuovo secondo. Quindi sono nel posto giusto». Così Fernando Alonso alla vigilia del Gran Premio di Cina risponde a chi gli chiede come si sente dopo la vittoria di Sebastian Vettel in Malesia, alla seconda gara con la Ferrari.

FACILE PARLARE ORA «Capisco che mi pongono questa domanda perché la Ferrari ha vinto in Malesia e io sono rimasto fuori dalla Q2. E' facile parlarne ora. Ho vinto la mia prima gara in Bahrain con la Ferrari ed è stato molto speciale, ma soprattutto abbiamo iniziato bene e poi a novembre sono stati altri a vincere il titolo. Come ho detto, se vincono il titolo ho un parere diverso, ma se finiranno terzo avrò preso una buona decisione».


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F1 Ferrari, Gutierrez: «Sarà una gara difficile»

Written By Unknown on Rabu, 08 April 2015 | 22.48

SHANGHAI - «Si tratta di un circuito molto diverso da quello malese sia per quanto riguarda l'aspetto tecnico che il clima. A Shanghai ci sono molte curve veloci, come per esempio la curva uno o come quella che immette sul lungo rettilineo finale. Questo, sommato al fatto che solitamente a Shanghai troviamo un clima piuttosto fresco, fa lavorare gli pneumatici in condizioni molto diverse rispetto a Sepang». Esteban Gutiérrez, terzo pilota della scuderia Ferrari, descrive il circuito di Shanghai dove domenica si correrà il Gp della Cina.

GARA DIFFICILE - «In Malesia, infatti, abbiamo avuto il vantaggio che alle alte temperature le nostre gomme avevano un degrado molto basso. In Cina, invece, ci saranno molti meno gradi sull'asfalto e ci saranno dei punti di frenata particolarmente importanti: alla fine del lungo rettilineo, addirittura, si decelera da trecentotrenta chilometri orari a sessanta in circa centoventi metri. Si tratta certamente di una buona opportunità di sorpasso, ma se non si trova un buon bilanciamento della vettura, si può verificare il fenomeno del graining in pochissimi giri. Credo che per noi sarà una gara più difficile rispetto a quella malese, ma speriamo comunque di poter ridurre ancora la distanza dai nostri avversari e di sfruttare al meglio il nostro attuale potenziale con entrambe le vetture. Per Ferrari la Cina è un mercato molto importante anche per le nostre vetture stradali e vogliamo fare bella figura davanti ai tanti clienti e tifosi del Cavallino Rampante», ha concluso.


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F1 Ferrari, Allison: «Lavoro a lungo termine»

SHANGAI - James Allison sta iniziando a vedere i frutti del suo lavoro in Ferrari: arrivato a Maranello dalla Lotus a metà del 2013, durante uno dei periodi peggiori della scuderia, Allison adesso vede la vettura come prima antagonista della Mercedes, capace di riconquistare, anche grazie a Vettel, il primo gradino del podio. «Non ho progettato un singolo pezzo, c'è gente molto più capace che fa questo lavoro - ha detto ad Autosport il direttore tecnico della scuderia - il mio merito è di aver indicato al team su quali parti concentrare gli sforzi. E' importante che non ci siano più pressioni per consegnare aggiornamenti nel giro di una settimana, adesso si lavora con una scala temporale più ampia, che ti permette di fare un buon lavoro. E' dura fare qualsiasi cosa nel giro di un paio di mesi. Ti serve una programmazione di mesi o anni».

EFFETTI A LUNGO TERMINE - «Stiamo avendo i primi effetti positivi e continueremo ad averne - ha detto ancora Allison - è qualcosa che porterà benefici a lungo termine, nei prossimi mesi o anni». Ad esempio il lavoro fatto dalla Ferrari sul motore e quello che è stato fatto per l'aerodinamica. «I miglioramenti aerodinamici sono stati programmati a inizio del 2014, quelli sul motore molto dopo. Il lavoro è ancora in corso - ha concluso - ma il vero punto di svolta è stato a maggio dello scorso anno».


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Mick Schumacher pronto al debutto in F4

OSCHERSLEBEN - Mick Schumacher, il figlio sedicenne di Michael Schumacher, si appresta a fare il suo debutto nella serie ADAC Formula 4 a partire dal 25-26 aprile a Oschersleben nella Bassa Sassonia. Dopo aver familiarizzato a porte chiuse con la monoposto, per la prima sessione di test sono attesi oltre 100 giornalisti e Sabine Kehm, la manager di Michael che dal dicembre 2013 è alle prese con la lunga riabilitazione dopo l'incidente sugli sci, ha chiesto «moderazione» nei giudizi del figlio del sette volte campione del mondo. Schumacher jr è passato quest'anno dal mondo dei kart a quello della Formula4 e proprio in questo la Kehm avvisa: «Si tratta di un ragazzo che ha appena compiuto 16 anni, non creiamo aspettative troppo alte. L'importante è che acquisisca esperienza e fare la miglior prestazione possibile senza subire eccessive pressioni». Dal canto suo Frits van Amersfoort, responsabile del team di Mick in Formula 4, ha aggiunto al quotidiano Die Welt: «Mick sarà trattato come tutti gli altri, è un ragazzo meraviglioso e cordiale. Sappiamo che suo padre è stato sette volte campione del mondo, ma ha ancora bisogno di tempo per imparare la professione di pilota».


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F1 McLaren, Boullier: «In Cina non mi aspetto miracoli»

SHANGHAI - I miglioramenti ci sono stati e dopo averne preso atto Eric Boullier, racing director della McLaren Honda, frena in vista del Gran Premio della Cina, in calendario questo week end. «In Malesia siamo stati contenti dei miglioramenti mostrati, che ci hanno avvicinato ai nostri avversari. Tuttavia - spiega Boullier  - non diamo nulla per scontato e siamo consapevoli che nelle prossime due gare non assisteremo a grandi progressi».

SPINGERE AL MASSIMO Secondo il racing director si tratta comunque di una conseguenza naturale «del fatto che i miglioramenti non sono tutti visibili in termini di prestazioni. Magari si fanno progressi in termini di efficienza e di affidabilità. Inoltre - aggiunge Boullier - c'è da mettere in conto le caratteristiche di ogni singolo circuito che possono influenzare i risultati. Ad ogni modo - conclude - stiamo lavorando al massimo per migliorare la nostra competitività su tutti i fronti: il nostro obiettivo è continuare a sviluppare telaio e motore gara dopo gara, finché non riusciremo a raggiungere e superare la concorrenza».


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F1, «Alonso non ricordava perché sedato due volte»

Written By Unknown on Selasa, 07 April 2015 | 22.49

BERLINO - La perdita di memoria di Fernando Alonso sarebbe dovuta al fatto che il pilota spagnolo della McLaren, dopo l'incidente nei test di Barcellona, sarebbe stato sedato due volte e la dose massiccia di sedativo gli avrebbe causato la momentanea perdita di memoria nelle ore immediatamente successive allo schianto, secondo quanto scrive 'Auto Motor und Sport'. La rivista specializzata tedesca che ha sentito molti testimoni dell'incidente, scrive che Alonso sarebbe stato sedato dai soccorritori immediatamente dopo l'uscita di pista e, per errore, una seconda volta dall'equipe del centro medico del circuito, prima del trasferimento in ospedale. In questo modo si spiegherebbe l'amnesia tra le 14 e le 18 e la decisione dei medici di trattenere il pilota in ospedale sotto stretta osservazione nei successivi tre giorni e mezzo.


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F1 Mercedes, Rosberg: «In Cina per tornare a vincere»

BRACKLEY - Vincere in Cina per dare subito la svolta alla stagione. E' questo l'obiettivo di Nico Rosberg dopo un inizio di stagione non scintillante: il pilota della Mercedes si è piazzato secondo in Australia e terzo in Malesia, ma in realtà non ha mai dato l'impressione di poter insidiare Hamilton e poi Vettel. Un problema non da poco per uno che aspira al titolo. «L'ultima gara non è stata un granché per me - ha detto Rosberg - Non ho trovato il giro giusto in qualifica, poi ho perso tempo nei pit stop ed è stata dura inseguire Lewis. Ora è il momento di fare tesoro delle lezioni prese».

SHANGHAI PORTAFORTUNA La pista di Shanghai ha un valore particolare per il tedesco, che qui vince per la prima volta tre anni fa: «E' il posto dove ho ottenuto la prima pole e il primo successo, perciò sono determinato a cambiare le cose nel prossimo fine settimana. Naturalmente sia Hamilton che Vettel avranno altre intenzioni, ma questo è un circuito che mi ha sempre portato bene, perciò ho intenzione di portare a casa un buon weekend».


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F1 Mercedes, Hamilton: «L'obiettivo è tornare in vetta»

SHANGHAI - A Sepang non è andata come si aspettava, ma Lewis Hamilton rimane ottimista per il prossimo gran premio, in programma in Cina nel fine settimana. A Shanghai il campione del mondo spera di confermarsi su un circuito che spesso lo ha visto protagonista: «Ho vinto la gara l'anno scorso - ha detto Hamilton - e sono finito fuori dal podio solo due volte a Shanghai, quindi l'obiettivo è sicuramente quello di costruire la nostra prossima gara su questo e tornare in vetta». A proposito del Gp di Malesia, nel quale si è dovuto accontentare del secondo posto alle spalle di Vettel, il driver della Mercedes spiega: «Abbiamo fatto il meglio che potevamo, ma ci sono sempre margini per migliorare. Abbiamo lavorato molto e analizzato tutto in vista della prossima gara».

LOWE Il direttore tecnico della Mercedes, Paddy Lowe, ha ribadito che la gestione degli pneumatici da parte della Mercedes, sulla pista calda della Malesia, ha causato la sconfitta, e che, anche se le cose sembrano migliorare a Shanghai in questo settore «è fondamentale avere una macchina che faccia le sue performance su tutti i circuiti e in tutte le condizioni. Abbiamo una vasta gamma di nuovi sviluppi aerodinamici per Shanghai e ci aspettiamo un miglioramento delle prestazioni rispetto alla Malesia», ha promesso Lowe.


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F1, Mosley: «Troppi team in crisi, rischio collasso»

BERLINO - «Senza un accordo sulla ripartizione delle risorse la F1 rischia il collasso». E' l'allarme che lancia l'ex presidente della Federazione internazionale Max Mosley. «Tutti i team devono sedersi intorno a un tavolo e ammettere che a livello generale c'è un problema enorme, che alcune squadre hanno abbastanza soldi ma la maggior parte no e che continuando così la Formula 1 avrà un crollo. Quindi bisogna invitare tutti i team ad accettare un cambiamento», dice Mosley, n.1 della Fia dal 1993 al 2009, intervistato telefonicamente dall'agenzia tedesca Dpa. «Devono essere tutti d'accordo, purtroppo non si può fare senza l'unanimità. Io penso che si possa raggiungere l'obiettivo se sarà chiaro a tutti che c'è un problema reale». Verso la fine del suo mandato, Mosley aveva provato a introdurre un tetto massimo al budget dei team.

META' DEI TEAM NON COMPETITIVI - «Almeno la metà dei team non riesce a competere perché non ha abbastanza soldi e questo secondo me è sbagliato. Se a livello economico una squadra ha cinque volte di più rispetto ad un'altra è come se avesse un motore più grande e questo non è giusto dal punto di vista sportivo», sostiene Mosley, prima di evidenziare i pericoli derivanti dall'eccessiva concentrazione di potere nelle mani di un uomo solo, ovvero Bernie Ecclestone: «Se tutto è nelle mani di una sola persona penso che ci sia un problema. Forse mi sbaglio, ma ho la sensazione che la Fia non sia nella sua abituale posizione di forza». Prima di lasciare il posto all'attuale presidente della federazione internazionale Jean Todt, il britannico fu coinvolto in uno scandalo a sfondo sessuale. Il News of the World mostrò le immagini di Mosley che prendeva parte ad un'orgia con alcune prostitute in uniforme nazista. «Inventarono questa storia che si rivelò un'assoluta bugia», sostiene oggi l'ex capo della Fia, che ha vinto la causa di risarcimento danni contro il tabloid che violò la sua privacy. Il News of the World, poi travolto da uno scandalo sulle intercettazioni illecite ai danni dei vip, fu chiuso da Rupert Murdoch nel 2011. «Era un'impresa criminale», dice a chiare lettere Mosley.


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F1 Pirelli, in Cina gomme medie e soft

Written By Unknown on Senin, 06 April 2015 | 22.48

SHANGHAI - Il Gp della Cina ha regalato alcune gare segnate molto dalla strategia in tema di pneumatici. Curve veloci, un asfalto liscio, tanti punti ideali per i sorpassi: sono queste le chiavi di lettura di un circuito che il P Zero Bianco medio e il P Zero Giallo soft sanno bene come affrontare, in condizioni ambientali generalmente non molto calde. «In Cina troviamo spesso tempo variabile, ma con temperature di solito parecchio inferiori a quelle che abbiamo sperimentato due settimane fa in Malesia. Un anno fa il meteo fu abbastanza stabile, con temperature fresche. Ma gli anni precedenti sono stati caratterizzati anche da tempo mutevole, e questa è una variabile che potremmo incontrare nuovamente il prossimo week-end», ha spiegato Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli.

ANTERIORE SOTTO STRESS «Il circuito di Shanghai impone lo stress maggiore sull'anteriore sinistra, mentre le grandi necessità di trazione mettono a dura prova le gomme posteriori. Condizioni che potrebbero diventare ancora più complesse se dovesse fare molto caldo. Situazione, questa, che renderebbe il circuito cinese - molto largo e quindi aperto alle battaglie e ai sorpassi - ancora più complesso sul fronte pneumatici, anche se le temperature elevatissime dello scorso Gp in Malesia - ha proseguito Hembery - hanno mostrato che la nostra gamma di pneumatici sa bene come fare fronte a questa sfida. Dal punto di vista della strategia, i dati disponibili finora rendono probabile un Gp a due soste».


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F1 Mercedes, Wolff: «Bisogna mantenere la calma»

BRACKLEY - L'imperativo è non perdere la calma. Toto Wolff rimane fiducioso sulla stagione della Mercedes in Formula 1. Le frecce d'argento hanno incassato il ritorno della Ferrari nel Gp di Malesia, che ha subito riaperto i giochi per il mondiale, ma per il team principal del team non c'è motivo di agitarsi. «Abbiamo tutto quello che ci serve - ha detto al magazine Autosport - Siamo certi che con la quantità di risorse di cui disponiamo siamo in buona posizione. Dobbiamo solo mantenere la calma, continuare a sviluppare e a portarci avanti con le vetture prima di quanto avevamo pianificato».

STAGIONE NORMALE Anticipare il programma di sviluppo, secondo Wolff, non significa essere alle strette: «E' una normale stagione di corse in cui c'è più di un concorrente. L'importante è non essere estremi con le valutazioni. Dopo Melbourne tutti dicevano che sarebbe stata una stagione senza storia e che avremmo dominato, due settimane dopo la gente si chiedeva se era la fine di un'era. Ma forse è l'inizio di una nuova battaglia, una sfida che vogliamo affrontare. Si tratta solo di non perdere la calma e tornare ad avere fiducia».


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F1 Mercedes, Rosberg: «In Cina per tornare a vincere»

BRACKLEY - Vincere in Cina per dare subito la svolta alla stagione. E' questo l'obiettivo di Nico Rosberg dopo un inizio di stagione non scintillante: il pilota della Mercedes si è piazzato secondo in Australia e terzo in Malesia, ma in realtà non ha mai dato l'impressione di poter insidiare Hamilton e poi Vettel. Un problema non da poco per uno che aspira al titolo. «L'ultima gara non è stata un granché per me - ha detto Rosberg - Non ho trovato il giro giusto in qualifica, poi ho perso tempo nei pit stop ed è stata dura inseguire Lewis. Ora è il momento di fare tesoro delle lezioni prese».

SHANGHAI PORTAFORTUNA La pista di Shanghai ha un valore particolare per il tedesco, che qui vince per la prima volta tre anni fa: «E' il posto dove ho ottenuto la prima pole e il primo successo, perciò sono determinato a cambiare le cose nel prossimo fine settimana. Naturalmente sia Hamilton che Vettel avranno altre intenzioni, ma questo è un circuito che mi ha sempre portato bene, perciò ho intenzione di portare a casa un buon weekend».


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F1, «Alonso non ricordava perché sedato due volte»

BERLINO - La perdita di memoria di Fernando Alonso sarebbe dovuta al fatto che il pilota spagnolo della McLaren, dopo l'incidente nei test di Barcellona, sarebbe stato sedato due volte e la dose massiccia di sedativo gli avrebbe causato la momentanea perdita di memoria nelle ore immediatamente successive allo schianto, secondo quanto scrive 'Auto Motor und Sport'. La rivista specializzata tedesca che ha sentito molti testimoni dell'incidente, scrive che Alonso sarebbe stato sedato dai soccorritori immediatamente dopo l'uscita di pista e, per errore, una seconda volta dall'equipe del centro medico del circuito, prima del trasferimento in ospedale. In questo modo si spiegherebbe l'amnesia tra le 14 e le 18 e la decisione dei medici di trattenere il pilota in ospedale sotto stretta osservazione nei successivi tre giorni e mezzo.


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F1 Lotus, Jordà: «Fantastico un mondiale femminile»

Written By Unknown on Minggu, 05 April 2015 | 22.48

ENSTONE - «Un mondiale femminile sarebbe fantastico». Così Carmen Jordá raccoglie la proposta lanciata qualche giorno fa da Bernie Ecclestone, che vorrebbe un mondiale di F1 per sole donne. La pilota spagnola - che alla Lotus affianca Romain Grosjean e Pastor Maldonado nel ruolo di collaudatrice - spiega che sarebbe una buona idea: «La società è cambiata molto e le donne adesso occupano i posti di lavoro più prestigiosi, una cosa inimmaginabile fino a qualche tempo fa. Solo che negli sport c'è ancora la separazione dei ruoli, quindi perché non pensare a un mondiale al femminile?» dice Carmen. 

CARRIERA IN F1 Ad ogni modo, la collaudatrice per il momento intende andare avanti e fare carriera in F1: «So che serve pazienza, è la mia prima esperienza in F1, ho 26 anni e non ho fretta. Certo l'ocassione di correre un mondiale femminile sarebbe fantastica - spiega - Per una donna è più difficile andare avanti in questo mondo perché gli investitori, logicamente, pensano sempre a vincere e ritengono che una donna non sia in grado di farlo. Per questo adesso una competizione per sole donne sarebbe la risposta corretta».  


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F1 Red Bull, Marko: «Nessuna trattativa con Audi»

MILTON KEYNES - «Non abbiamo parlato con nessuno e non c'è nessuna trattativa». Così Helmut Marko, consulente della Red Bull, smentisce le voci che parlano di un cambio di power unit per la scuderia di Milton Keynes, con la Audi pronta a rimpiazzare la Renault - con cui il contratto scade nel 2016 - come fornitore. In un'intervista concessa al sito della Formula 1, Marko ha quindi discusso il rapporto tra la Red Bull e la Renault, spiegando che si aspetta grandi miglioramenti. «Nel 2014 siamo partiti male, riprendendoci nel corso della stagione, siamo stati gli unici a vincere dei Gran Premi oltre alla Mercedes. Anche quest'anno l'avvio è stato catastrofico, siamo sesti nel costruttori, dietro la Toro Rosso, il nostro Junior Team. Alla Renault - ha spiegato Marko - devono vederlo come un segnale d'allarme. Ci hanno promesso che le cose miglioreranno molto a stagione in corso e che colmeremo il gap, ma comunque vada i miglioramenti arriveranno sempre troppo tardi». 

GUARDARSI INTORNO Poi Marko spiega che per il momento alla Red Bull vogliono andare avanti con la Renault e diventare di nuovo un binomio vincente. Solo in caso contrario a Milton Keynes comincerebbero a guardarsi intorno: «La nosta priorità è tornare di nuovo vincenti assieme alla Renault. Certo, se questo non dovesse succedere, allora sarebbe normale cominciare a cercare delle alternative». Infine il consulente austriaco, dopo il Gp della Malesia chiuso con soli tre punti per le Red Bull (ora a 11 punti in classifica costruttori, dietro la Toro Rosso) dichiara gli obiettivi per la stagione in corso: «Per fine mondiale mi aspetto il quinto posto per la Toro Rosso e il terzo per noi. Visto come stanno andando le cose è il massimo che possiamo fare per il momento». 


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F1 McLaren, Boullier: «Abbiamo fatto grandi progressi»

WOKING - Zero punti nei primi due Gp della stagione: l'avvio della McLaren nel mondiale di F1 non è stato proprio esaltante, ma il Racing Director Eric Boullier non perde l'ottimismo, e anzi parla di miglioramenti. « È vero, siamo fuori dalla zona punti, e non è quello che volevamo, perché i nostri obiettivi sono lottare per la pole e la vittoria - spiega - Però se confrontiamo il rendimento della vettura in Malesia, con la gara australiana e i test di Barcellona, c'è un'enorme differenza. I nostri piloti hanno detto di essere soddisfatti del bilanciamento e della guidabilità della macchina. Dobbiamo proseguire così». 

BUTTON CONTENTO Secondo Boullier, quindi, bisogna lavorare ancora molto, perché «abbiamo perso molti chilometri durante i test e quindi dobbiamo ancora sistemare alcuni dettagli». Sulla stessa lunghezza d'onda Jenson Button: «C'è ancora molto da fare e non possiamo pensare di sistemare tutto in poco tempo, ma quello che abbiam fatto fino a ora è stato eccezionale. Tutto il team dev'essere orgoglioso di come siamo rimasti uniti, non era facile».


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F1 Williams, Bottas: «Ci manca ancora il passo gara»

GROVE - La prima gara del Mondiale di F1, in Australia, l'ha saltata per un problema alla schiena. Poi in Malesia è tornato, ma Valtteri Bottas non è riuscito a esordire come sperava, soprattutto dopo i grandi risultati ottenuti con la Williams nella scorsa stagione. Il pilota finlandese, quinto a Sepang, ha chiuso in quinta posizione a oltre un minuto da Sebastian Vettel. «Abbiamo ancora un grande divario in termini di passo gara con gli altri - ha spiegato Bottas - in Malesia abbiamo fatto il massimo. Sapevamo di avere un gap rispetto a chi sta davanti, ma non pensavamo fosse così grande, anche se sappiamo che partendo davanti si ridurrebbe». 

LAVORO DA FARE Bottas sa che la sua è una buona vettura, ma bisogna lavorare per spingere al massimo: «Gli altri sono migliorati tanto, noi abbiamo il potenziale ma dobbiamo lavorare ancora tanto per avere performance migliori». Il finlandese, inoltre, individua anche i punti deboli della sua Williams: «Soffriamo nel traffico, ci manca un po' di trazione nelle curve lente rispetto a Toro Rosso e Red Bull. Per fortuna presto avremo degli aggioramenti e vedremo dove potremo arrivare».  


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F1 Red Bull, Ricciardo: «In Cina attenti alle gomme»

Written By Unknown on Sabtu, 04 April 2015 | 22.48

MILTON KEYNES - Un circuito molto tecnico, che fa soffrire molto gli pneumatici: è questo il parere di Daniel Ricciardo sul circuito di Shanghai, prossima tappa del Mondiale di Formula 1. «Le curve uno, due e tre sono molto lunghe e tecniche, non credo ce ne siano altre come queste in calendario - spiega il pilota della Red Bull - Il tracciato è molto aggressivo nei confronti delle gomme anteriori e l'usura è molto accentuata, è per questo che in qualifica quando si esce dai box, si va pianissimo, per limitare il consumo e poi andare al massimo nel giro lanciato».

RETTILINEO Poi l'australiano scherza sul rettilineo del circuito: «È così lungo che potresti sorseggiare una bibita mentre lo percorri - dice - infatti molti piloti ritengono che sia addirittura noioso!». Infine anche una battuta sui paddock: «Sono giganti - spiega - così grandi che devi essere allenato per girarci dentro!».


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F1 Lotus, Maldonado: «Fiducioso per Shanghai»

SHANGHAI - «La Malesia è stata molto positiva per la scuderia: abbiamo dimostrato che siamo in grado di lottare su una pista diversa. Faceva molto caldo e, anche in quelle condizioni, la vettura non sembrava male. Durante la gara, anche con il danno che ho subìto dopo il contatto con Valtteri Bottas alla prima curva, il nostro passo è stato molto buono. Abbiamo avuto un paio di piccoli problemi di affidabilità, ma la scuderia lavora molto duro e ci aspettiamo di risolvere questi problemi in vista della Cina». Così Pastor Maldonado analizza le prestazioni della Lotus in vista della tappa di Shanghai. 

FIDUCIA - «Non vedo l'ora di scendere in pista e spero in un weekend produttivo: dovremmo essere in grado di ottenere alcuni punti. Penso che dovremmo mantenere una posizione simile a quella che abbiamo ottenuto nella prima e nella seconda gara, in modo da lottare per la top ten in qualifica e poi in gara. Vedremo quali sono le condizioni della pista, il tempo, come si comporta la vettura e il miglior set-up che possiamo ottenere. Sono fiducioso che dovremmo lottare per una buona posizione», ha concluso.


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F1 Sauber, Nasr: «In Cina voglio andare a punti»

HINWIL - Dopo l'ottimo debutto in Formula 1, chiuso con il quinto posto nel Gp d'Australia, Felipe Nasr ha finito dodicesimo nel Gran Premio di Malesia, vinto da Sebastian Vettel. Il brasiliano della Sauber vuole dunque rifarsi in Cina, prossima tappa del Circus: «L'anno scorso con la Williams ho girato in Fp1 per la prima volta proprio in Cina, ma mi manca l'esperienza della gara su questo tracciato. Il circuito ha una combinazione di curve lente e veloci e quindi sarà difficile trovare il giusto bilanciamento - spiega -  Noi però potremmo essere avvantaggiati dal lungo rettilineo, visto che abbiamo una buona velocità massima. Non vedo l'ora di scendere in pista e andare di nuovo a punti».

PARLA DALL'ARA «Nonostante alti e bassi in questi primi due Gp - ha invece spiegato Giampaolo Dall'Ara, Head of Track Engineering della Sauber - andiamo a Shanghai con molta fiducia di poter essere di nuovo competitivi, soprattutto grazie alla velocità della nostra vettura, ma dovremo riuscire a trovare un buon bilanciamento, visto che il circuito alterna punti molto veloci a punti molto lenti. Siamo però convinti di poter fare bene». 


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F1 McLaren, Boullier: «Abbiamo fatto grandi progressi»

WOKING - Zero punti nei primi due Gp della stagione: l'avvio della McLaren nel mondiale di F1 non è stato proprio esaltante, ma il Racing Director Eric Boullier non perde l'ottimismo, e anzi parla di miglioramenti. « È vero, siamo fuori dalla zona punti, e non è quello che volevamo, perché i nostri obiettivi sono lottare per la pole e la vittoria - spiega - Però se confrontiamo il rendimento della vettura in Malesia, con la gara australiana e i test di Barcellona, c'è un'enorme differenza. I nostri piloti hanno detto di essere soddisfatti del bilanciamento e della guidabilità della macchina. Dobbiamo proseguire così». 

BUTTON CONTENTO Secondo Boullier, quindi, bisogna lavorare ancora molto, perché «abbiamo perso molti chilometri durante i test e quindi dobbiamo ancora sistemare alcuni dettagli». Sulla stessa lunghezza d'onda Jenson Button: «C'è ancora molto da fare e non possiamo pensare di sistemare tutto in poco tempo, ma quello che abbiam fatto fino a ora è stato eccezionale. Tutto il team dev'essere orgoglioso di come siamo rimasti uniti, non era facile».


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F1 Sauber, Ericsson: «Buon feeling in Cina»

Written By Unknown on Jumat, 03 April 2015 | 22.48

HINWIL - «La pista di Shanghai è un circuito che conosco dall'anno scorso: è un mix di angoli ad alta e bassa velocità, quindi i freni sono molto importanti. Credo che il set-up della vettura sarà simile a quello che abbiamo avuto in Malesia, visto che il layout della pista ha alcune caratteristiche simili». E' l'analisi di Marcus Ericsson in vista del Gp della Cina che si correrà a Shanghai domenica 12 aprile. 

BUON FEELING - «Le condizioni meteo saranno diverse, perchè non sarà caldo come a Sepang e questo aspetto avrà anche un'influenza sulla gestione degli pneumatici. Ho un buon feeling con la Cina, perché abbiamo una macchina competitiva. Non vediamo l'ora di arrivare a Shanghai per continuare a migliorare e segnare punti», ha concluso.


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F1 Ferrari, Arrivabene: «Emozionato per sms da manager di Schumi»

SEPANG - «Una vittoria può avere vantaggi ma anche svantaggi. La cosa che mi rende ottimista è l'atmosfera nella nostra squadra. E il grande passo in avanti che abbiamo fatto. Dobbiamo ora continuare a lavorare duro senza farci accecare da questa vittoria e restare con i piedi a terra». E' quanto ha detto Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, in una intervista esclusiva a Sport Bild. La vittoria di Sebastian Vettel in Malesia gli ha regalato anche delle emozioni per un sms inatteso.
«Ho cercato di restare tranquillo per tutto il tempo - ha detto ancora Arrivabene - ma un SMS mi ha fatto commuovere. Perché dimostra quanto grande è, quello che abbiamo fatto. Il messaggio era da parte della manager di Michael Schumacher, Sabine Kehm, che aveva guardato la gara insieme a Corinna Schumacher in tv».

VETTEL PERFEZIONISTA - Quindi il team principal della Ferrari ha parlato di Vettel e del perché in alcuni aspetti gli ricordi Schumacher. «Il modo in cui Sebastian si approccia al lavoro, come vuole approfondire ogni dettaglio, come si concentra, come è motivato, come effettua delle critiche in modo costruttivo, mi ricorda Michael. Hanno la stessa origine culturale e lo stesso perfezionismo»


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F1 Williams, Massa: «La Ferrari ha gestito bene le gomme»

GROVE - L'ottima strategia di utilizzo degli pneumatici è stata la chiave del successo della Ferrari in Malesia: ne è convinto Felipe Massa, ex del Cavallino e ora alla Williams. A Sepang, lo scorso fine settimana, Sebastian Vettel ha conquistato la prima vittoria in F1 della Ferrari dal 2013, ponendo fine a una serie di 30 gare senza primi posti. La Williams non ha avuto il passo della Ferrari, con Massa che è finito sesto alle spalle del compagno di squadra Valtteri Bottas. 

FERRARI SUPERIORE - Le Ferrari «hanno avuto una vettura superiore e un ritmo di gara migliore. In Malesia, tutto era legato agli pneumatici e loro li hanno usati bene. Hanno realizzato una buona vettura, hanno fatto un buon lavoro: direi che la Ferrari è migliorata più di chiunque altro», ha concluso.


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F1 Lotus, Maldonado: «Fiducioso per Shanghai»

SHANGHAI - «La Malesia è stata molto positiva per la scuderia: abbiamo dimostrato che siamo in grado di lottare su una pista diversa. Faceva molto caldo e, anche in quelle condizioni, la vettura non sembrava male. Durante la gara, anche con il danno che ho subìto dopo il contatto con Valtteri Bottas alla prima curva, il nostro passo è stato molto buono. Abbiamo avuto un paio di piccoli problemi di affidabilità, ma la scuderia lavora molto duro e ci aspettiamo di risolvere questi problemi in vista della Cina». Così Pastor Maldonado analizza le prestazioni della Lotus in vista della tappa di Shanghai. 

FIDUCIA - «Non vedo l'ora di scendere in pista e spero in un weekend produttivo: dovremmo essere in grado di ottenere alcuni punti. Penso che dovremmo mantenere una posizione simile a quella che abbiamo ottenuto nella prima e nella seconda gara, in modo da lottare per la top ten in qualifica e poi in gara. Vedremo quali sono le condizioni della pista, il tempo, come si comporta la vettura e il miglior set-up che possiamo ottenere. Sono fiducioso che dovremmo lottare per una buona posizione», ha concluso.


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F1, Ferrari: il trofeo a Maranello

Written By Unknown on Kamis, 02 April 2015 | 22.48

MARANELLO - Ha viaggiato nel bagaglio a mano del team principal Maurizio Arrivabene ed è arrivata a Maranello: ieri il trofeo  per il primo posto costruttori del Gp di Malesia è stato esposto nel ristorante aziendale e tutti i dipendenti della Ferrari hanno potuto fare i selfie di rito.

TUTTI IN POSA - Il team principal Arrivabene, il dt James Allison, il direttore Power Unit Mattia Binotto e il chief designer motori Lorenzo Sassi hanno posato accanto al trofeo con altri dipendenti e Arrivabene ha detto: «Questa coppa è vostra».


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F1, Toro Rosso: Pierre Gasly in pista nei test in Spagna

MILTON KEYNES - Pierre Gasly, 19 anni, sarà al volante della STR10 durante i test in programma dopo il Gran Premio di Spagna, a maggio. La Red Bull - come si legge su "L'Equipe" - ha dato piena fiducia al pilota francese, che vive vicino alla fabbrica di Milton Keynes e sarebbe potuto diventare il terzo pilota per il team già in Cina e Malesia, se non fosse stato per un problema con la Superlicenza.

SCUDERIA PERFETTA - «Sono felice di fare il mio debutto in F1 - ha spiegato Gasly - La Toro Rosso ha formato tre generazioni di piloti, ed è perfetta per me. Non vedo l'ora di sceNdere in pista e avvicinarmi al mio sogno».


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F1, Arrivabene: «Ok riduzione costi nel circus»

ROMA - Sì una Formula Uno più «accessibile», e niente a soluzioni estreme come il ricorso a macchine "standardizzate". È il pensiero di Maurizio Arrivabene in merito al dibattito in corso sulle possibili soluzioni ai problemi economici del circus. Il team principal della Ferrari condivide la necessità di una riduzione dei costi per garantire un futuro anche ai team con meno risorse economiche: «Dobbiamo fare del nostro meglio per rendere la Formula 1 un pò più accessibile», ha spiegato in un'intervista al magazine Autosport.

TUTTI IMPEGNATI - «In questo momento è un work in progress e tutti sono veramente impegnati», assicura il team principal della Rossa che non condivide l'ipotesi di monoposto sempre più simili fra loro: «Penso che sia una delle proposte in agenda, ma a volte qualcuno parte da un estremo. La standardizzazione di certe parti della macchina potrebbe essere un modo interessante per ridurre i costi, ma non di tutta la macchina. Noi siamo la Formula 1, - ha concluso - non altre serie dove tutte le vetture sembrano uguali e non c'è spettacolo».


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F1 Ferrari, Vettel: «Un'emozione grandissima»

MARANELLO - «È stata un'emozione grandissima. Ho vinto tante gare, ma la prima con la Ferrari è molto, molto speciale. Domenica notte ho voluto festeggiare coi meccanici e ho detto loro: grazie mille, ma io voglio essere uno di voi. Né più né meno. Io sono parte della squadra e anche se in pista sono da solo, so che in realtà non lo sono mai. Perché sono sempre con voi. Vi voglio ringraziare per avermi dato una bella macchina e penso, anzi so, che vivremo ancora grandi momenti assieme». Così Sebastian Vettel ha raccontato i festeggiamenti dopo la vittoria del Gp della Malesia. 

LA GIOIA DI ARRIVABENE - «Credo che in quel 'forza Ferrari!' detto da Seb alla radio subito dopo il traguardo ci fossero i suoi sogni di bambino, i momenti che ha passato con un altro grande che ci ha fatto vincere tanto, Michael (Schumacher, ndr), e che soprattutto ci fosse la gioia di essere qui con tutti voi. Voi siete qui da tanto tempo e ve lo meritavate», ha aggiunto il team principal Maurizio Arrivabene.


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F1, Arrivabene: «Ok riduzione costi nel circus»

Written By Unknown on Rabu, 01 April 2015 | 22.48

ROMA - Sì una Formula Uno più «accessibile», e niente a soluzioni estreme come il ricorso a macchine "standardizzate". È il pensiero di Maurizio Arrivabene in merito al dibattito in corso sulle possibili soluzioni ai problemi economici del circus. Il team principal della Ferrari condivide la necessità di una riduzione dei costi per garantire un futuro anche ai team con meno risorse economiche: «Dobbiamo fare del nostro meglio per rendere la Formula 1 un pò più accessibile», ha spiegato in un'intervista al magazine Autosport.

TUTTI IMPEGNATI - «In questo momento è un work in progress e tutti sono veramente impegnati», assicura il team principal della Rossa che non condivide l'ipotesi di monoposto sempre più simili fra loro: «Penso che sia una delle proposte in agenda, ma a volte qualcuno parte da un estremo. La standardizzazione di certe parti della macchina potrebbe essere un modo interessante per ridurre i costi, ma non di tutta la macchina. Noi siamo la Formula 1, - ha concluso - non altre serie dove tutte le vetture sembrano uguali e non c'è spettacolo».


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F1 Elkann: «Fantastica la vittoria della Ferrari»

ROMA - «È stato fantastico, una grandissima felicità condivisa con la famiglia. È stato bellissimo vedere di nuovo la Ferrari sul podio per festeggiare una vittoria, era dal 2013 che non accadeva». Così John Elkann, presidente di Fca, ha commentato il trionfo di Sebastian Vettel nel Gran Premio della Malesia di domenica scorsa.


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F.1, Horner: «In Canada la Ferrari prenderà la Mercedes»

Chris Horner ha riconosciuto la grandezza della vittoria di Sebastian Vettel e della Ferrari in Malesia: «Non è stata una grande giornata per noi, ma è una cosa che fa bene alla Formula 1. Su un piano personale, è grandioso veder vincere Sebastian. E' stato il solito, ha messo la testa giù quando era in testa, gestito le gomme e la strategia su due soste quando gli altri non ce l'hanno fatta. Ovviamente la Ferrari è apparsa gentile sugli pneumatici con il gran caldo e le temperature elevate, sono contento per lui».

Horner, come il dirigente Helmut Marko, ha invitato a rivalutare Vettel: «La gente alla fine dovrà comprendere che non è stato solo grazie alla nostra macchina che ha vinto quattro mondiali».

Questi complimenti comportano anche un rimprovero alla Renault, ritenuta dal team austriaco responsabile del calo delle prestazioni: «Quando avremo le nuove componenti faremo un significativo passo avanti. Secondo mie informazioni in Ferrari hanno un aggiornamento programmato per il Canada (7 giugno, ndr), sul motore, e allora prenderanno la Mercedes».


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F1, Ferrari: il trofeo a Maranello

MARANELLO - Ha viaggiato nel bagaglio a mano del team principal Maurizio Arrivabene ed è arrivata a Maranello: ieri il trofeo  per il primo posto costruttori del Gp di Malesia è stato esposto nel ristorante aziendale e tutti i dipendenti della Ferrari hanno potuto fare i selfie di rito.

TUTTI IN POSA - Il team principal Arrivabene, il dt James Allison, il direttore Power Unit Mattia Binotto e il chief designer motori Lorenzo Sassi hanno posato accanto al trofeo con altri dipendenti e Arrivabene ha detto: «Questa coppa è vostra».


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F.1, Capelli: «Monza farà cambiare idea a Ecclestone»

Written By Unknown on Selasa, 31 Maret 2015 | 22.48

E' partita l'operazione-salvataggio per Monza dopo l'allarmante dichiarazione di Bernie Ecclestone che pochi giorni fa aveva detto: «Ciò che è successo in Germania (non essere presente nel calendario, ndr) potrebbe accadere anche in Italia».

Oggi a Monza, alla presentazione del Calendario 2015 dell'Autodromo, il presidente dell'ACI Milano Ivan Capelli ha detto: «Ecclestone non sembra disponibile ad ascoltarci, ma bisogna fargli cambiare idea. Dobbiamo essere noi a presentargli proposte giuste. Siamo in due, dobbiamo dialogare e trovare una giusta ripartizione tra costi e benefici. Stiamo già lavorando per trovare un dialogo».

Con riferimento alla Germania ha detto: «La cancellazione del GP di Germania dimostra che il bicchiere è mezzo pieno e mezzo vuoto. Mezzo vuoto perché Ecclestone non guarda in faccia a nessuno: abbiamo una Mercedes che ha vinto il Mondiale, Sebastian Vettel che vince con la Ferrari, ma lui è andato per la sua strada. Mezzo pieno perché da questo punto di vista la cancellazione della gara tedesca darà più possibilità a noi, dato che i tifosi che volevano andare in Germania a vedere il GP si spalmeranno tra Belgio, Austria e Italia. Siccome noi siamo attrattivi in questo senso, spero che i tifosi possano tornare a riempire le tribune. Questo è il messaggio che deve passare. Noi ci impegneremo con tutta la squadra a fare in modo che ci sia questa possibilità».


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F1, Mercedes: Hamilton, nuovo contratto da 40 milioni

LONDRA - Lewis Hamilton starebbe per firmare il nuovo contratto con la Mercedes con un ingaggio da 31 milioni di dollari. Con i bonus, il pilota inglese potrebbe arrivare ad incassare 40 milioni di dollari a stagione. Lo riporta la Bbc, che anticipa le cifre di un'intesa già raggiunta. «E' fatta al 99,6%. Dovrebbe essere tutto concluso in questa settimana», ha detto il campione del mondo. Hamilton, attualmente legato alla Mercedes fino alla fine del 2015, riceverà un ingaggio base di 31 milioni di dollari, quasi 29 milioni di euro. L'accordo comprende una serie di bonus, legati al numero di vittorie e all'eventuale conquista del titolo iridato. - riferisce la Bbc - Con risultati particolarmente brillanti, il 30enne di Stevenage potrà arrivare a guadagnare 40 milioni di dollari in ogni campionato, oltre 37 milioni di euro.

COME HAMILTON E VETTEL - Il nuovo accordo, sempre secondo la Bbc, porterà Hamilton ai livelli di Fernando Alonso e di Sebastian Vettel. Il pilota spagnolo, appena sbarcato alla McLaren con un contratto triennale, riceve 40 milioni di dollari a stagione dal team di Woking e dalla Honda. Per quanto riguarda Vettel, invece, riporta ancora l'emittente britannica, nella prima stagione con la Ferrari percepirà 50 milioni di dollari (circa 46 milioni di euro).


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F1 Ecclestone: «Un mondiale di sole donne»

LONDRA - Un mondiale di Formula 1 per sole donne. E' l'idea che Bernie Ecclestone ha presentato alla stampa inglese dopo il Gp della Malesia: sarebbe «una buona idea per dare una vetrina alle donne», ha detto. «L'idea è quella di fare un campionato a parte. Forse in questo modo saremmo in grado di portarne qualcuna in F1. Potrebbero correre prima dell'evento principale, o forse il sabato nel giorno delle qualifiche così avrebbero un'attenzione tutta per loro».

IDEA BOCCIATA - Un'idea bocciata da una delle pilote più famose, Susie Wolff, test driver della Williams: «Non mi sembra la strada migliore», ha commentato la 32enne britannica moglie di Toto Wolff, team principal della Mercedes. 


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F1, Hamilton: «Ferrari vince, chissà Alonso...»

LONDRA - «Ero lì seduto accanto a Sebastian e mi sono ritrovato a pensare: 'Cosa starà pensando Fernando?'». A porsi la domanda è stato Lewis Hamilton, che nel Gp di Malesia ha chiuso al secondo posto alle spalle della rossa guidata da Sebastian Vettel. Lo riferisce la Bbc. «Ricordo quando ho lasciato la McLaren per passare alla Mercedes, l'anno successivo siamo migliorati e avevo sensazioni positive», ha raccontato Hamilton.

LE COSE CAMBIANO - «Lui ha fatto il contrario di quello che ho fatto io - ha aggiunto il britannico parlando ancora di Alonso - Avrebbe potuto esserci lui in Malesia» alla guida della Ferrari. «È strano - ha proseguito il campione del mondo - come cambino le cose». Prossimo appuntamento con il Mondiale in Cina, tra un paio di settimane. Hamilton è sicuro: «Siamo una squadra, saremo più veloci nel prossimo Gp. Ce la caveremo e andremo alla grande».


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F1: Malesia in calendario almeno fino al 2018

Written By Unknown on Senin, 30 Maret 2015 | 22.48

SEPANG -  Il Gp di Malesia rimarrà nel calendario del mondiale di F1 almeno fino al 2018. Lo hanno annunciato a Sepang gli organizzatori della gara. Il Gp di Malesia si disputa dal 1999 e tutte le corse sono state disputate sul circuito di Sepang. Sebastian Vettel, che ha ottenuto oggi la sua quarta vittoria nel paese asiatico, è il pilota con più successi.


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F1, Toro Rosso: Verstappen, il più giovane a punti

SEPANG - Ha 17 anni e 180 giorni ed è diventato il più giovane pilota nella storia della F1 a conquistare dei punti: Max Verstappen è stato protagonista nel Gp di Malesia alla guida della Toro Rosso. L'olandese, grazie al settimo posto finale, ha conquistato sei punti e migliorato il precedente primato del russo Daniil Kvyat, centrato nella scorsa stagione, sempre al volante della Toro Rosso.

SODDISFATTO IL PAPA' - «Mi sono divertito, sono molto felice», ha dichiarato Verstappen al traguardo. «Sono molto orgoglioso di lui, mi è piaciuto il modo in cui ha guidato», ha sottolineato alla Bbc il padre Jos, ex pilota di Formula Uno. Oltre a Verstappen e Kvyat l'unico altro giovanissimo a conquistare punti nel circus è stato Sebastian Vettel al suo debutto nel Gp degli Stati Uniti nel 2007 a 19 anni e 349 giorni.


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F1, Massa: «Bello vedere Ferrari vincere»

SEPANG - «Bello vedere la Ferrari davanti, ma noi dobbiamo lavorare per recuperare su di loro e dopo quanto visto oggi non sarà facile. Mi aspettavo la vittoria della Ferrari? No, andavano forte ma la Mercedes andava fortissima». Il cuore ferrarista di Felipe Massa gioisce dopo il trionfo di Vettel in Malesia ma il brasiliano sa che per la Williams ci sarà un avversario difficile da dover battere.

PROBLEMA AL PIT-STOP - «Penso che siamo arrivati nella posizione che si poteva - ha spiegato Massa a Sky - Forse io no, perdere due secondi nell'ultimo pit-stop mi ha distrutto il vantaggio sul mio compagno. Questo è stato il problema della mia gara oggi». Il brasiliano della Williams ha chiuso al sesto posto la gara di Spenag alle spalle del compagno di squadra Valterri Bottas. La Williams, adesso, è al terzo posto nel Mondiale costruttori alle spalle di Mercedes e Ferrari.


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F1 Ferrari, Fiorio: «Successo parte da lontano»

ROMA - «Il successo della Ferrari parte anche dalla grande tradizione della scuderia, il progetto arriva da lontano e dall'evoluzione di tutto quello che non ha funzionato negli anni scorsi; la nuova gestione ha inserito alcuni uomini giusti e l'idea di far lavorare la squadra in modo più omogeneo, ricreando spirito di squadra. Gran parte di questo merito va ad Allison, progettista di questa macchina». Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Ferrari, commenta così il ritorno alla vittoria della Rossa.

MONDIALE MOLTO COMBATTUTO - «Una nuova stagione con il dominio delle Mercedes sarebbe stata disastroso - ha aggiunto Fiorio a 'Radio anch'io lo sport' -. Invece sembrerebbe che stiamo creando le premesse per un Mondiale molto combattuto, perché abbiamo visto andar forte la Ferrari su circuiti diversi, come Melbourne e la Malesia, ma anche sul bagnato. Per vincere ci vuole sempre una macchina competitiva».

GERARCHIE STABILITE - «La gioia di Vettel? E' riconducibile alle delusioni patite l'anno scorso, che aveva portato qualcuno a mettere in discussione i suoi titoli mondiali. Certo, la gioia crea fiducia e dunque motivazione», ha aggiunto Fiorio e su Raikkonen ha chiarito: «E' a fine carriera, ma sempre un grande campione. Ogni tanto ha dei black-out, come quello di sabato. Le gerarchie della squadra, dopo due gare, sono abbastanza stabilite: se Vettel lotterà per il Mondiale, Raikkonen potrà soltanto sostenerlo».


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F1 Gp Malesia, Montezemolo: «Felice per la Ferrari»

Written By Unknown on Minggu, 29 Maret 2015 | 22.48

ROMA - «Sono molto felice. Non mi aspettavo così presto una vittoria che è un premio a un duro lavoro cominciato a Maranello nel febbraio 2014 e perfezionato da chi ha preso le redini dopo. Una vittoria di tutti gli uomini in rosso». Così all'Ansa Luca di Montezemolo, commentando la vittoria Ferrari del suo successore, Sergio Marchionne. 

GRANDE GIOIA Montezemolo, raggiunto al telefono, ha manifestato una gioia pari a quella che aveva quando vinceva da presidente Ferrari. L'altro giorno aveva detto di voler restare in silenzio stampa per un po' sulla Ferrari. La staffetta tra lui, che ora presiede Alitalia, e Marchionne non era stata indolore e qualche strascico polemico c'era stato. Ma «la gioia - Montezemolo ha spiegato così la voglia di parlare oggi - è tale che voglio condividerla non solo con i tifosi Ferrari di tutto il mondo, ma con tutti gli uomini e le donne che hanno fatto, a Maranello, a partire dal febbraio dello scorso anno (quando si cominciò a sviluppare la vettura per il mondiale 2015, ndr), un lavoro straordinario che ha riportato la Ferrari ai livelli di competitività che le spettano e addirittura alla vittoria ancora prima di quanto mi aspettassi. Addirittura su un circuito come quello malese. Forse oggi c'è stato anche qualche piccolo errore Mercedes, forse troppo carico aerodinamico, ma ciò non toglie che la Ferrari è stata grandissima e io ne sono felice. Perché questa vittoria è un premio a chi l'anno scorso ha progettato e sviluppato macchina e motore e per chi, in seguito, ha preso le redini in mano perfezionandola e migliorando l'organizzazione. I risultati si sono visti. Mi riempie di gioia vedere questa bella continuità tra chi ha progettato la vettura e chi l'ha sviluppata».


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F1 Gp Malesia, Alonso: «Gara comunque positiva»

SEPANG - Lo spagnolo Fernando Alonso si è ritirato oggi nel corso del 22esimo del Gran Premio di Formula 1 della Malesia per un problema tecnico sulla sua McLaren. «Non lo so ancora cosa mi ha fermato, è un problema tecnico, ma stanno ancora indagando. Mi hanno detto di rientrare piano per salvare la meccanica quanto più possibile e vediamo. È stata una gara comunque abbastanza positiva per noi perché stavamo lottando con gli altri, stavamo andando a prendere una Red Bull proprio prima del pit stop. Una sorpresa positiva avere la possibilità di cominciare a competere con tutti quanti, non come in Australia dove eravamo da soli dietro a tutti». 


GROSSO POTENZIALE Per il pilota della McLaren è stato il tuo primo weekend. «La macchina è forte, penso che ha un potenziale molto grosso. Abbiamo delle limitazioni ancora un po' dappertutto, per l'inesperienza, per la macchina molto giovane perché non abbiamo fatto molti giri tanto da sviluppare. Anche sulla power unit dobbiamo migliorare la potenza, perché siamo ancora molto conservativi. Quindi penso che piano piano saremo molto più competitivi, ma tutto il weekend è andata bene. Durante le prove libere ho provato diversi set up - ha proseguito Alonso - la qualifica ieri è stata troppo corta perché sono uscito in Q1 ma è stata positiva. E oggi in gara è andata un po' meglio di quello che ci aspettavamo».


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F1, Anche Rossi festeggia: «Mamma mia, che Ferrari!»

LOSAIL - «Mamma mia che Ferrari in Malesia!». Questo il commento di Valentino Rossi su twitter alla vittoria di Sebastian Vettel in Malesia. Il Dottore della Yamaha scenderà in pista questa sera in Qatar per la prima gara di Motogp della stagione. 


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Trionfo Ferrari, festa a Maranello

MARANELLO - Una vittoria forse un po' inaspettata, ma in fondo si è trattato di un ritorno a una lunghissima tradizione di successi solo in minima parte scalfita dall'ultimo periodo di smarrimento. I tifosi delle Ferrari hanno seguito la splendida gara di Vettel in Malesia all'Auditorium 'Enzo Ferrari' di Maranello, affollandolo di buon'ora. E' stato un crescendo di entusiasmo tra i supporters delle Rosse, mentre Vettel si involava verso il traguardo. Solo a corsa finita hanno potuto sventolare quelle bandiere del Cavallino portate un po' timidamente con sé per seguire la gara. 


VITTORIA ATTESA Chi invece era intimamente convinto di un possibile exploit è Paolo Contini, presidente dello Scuderia Ferrari Club 'Enzo Ferrari', l'unico gruppo di tifosi al mondo che può fregiarsi del nome del 'Drake'. Proprio oggi è stato riconfermato presidente del club e i soci hanno seguito il gran premio al Museo Enzo Ferrari di Modena, dove poi hanno festeggiato a pranzo. «Non è stata una vittoria inaspettata - dice Contini - Noi eravamo sicuri almeno del podio con Vettel, visto quanto aveva fatto in prova. In questo 2015 - dice il presidente del club di tifosi delle Rosse - c'è davvero aria di novità e le scelte fatte si stanno subito rivelando vincenti. Vedere Vettel e quei colori sul gradino più alto del podio è una grande emozione, questa vittoria rilancia del tutto il brand Ferrari nelle competizioni. Il Mondiale di Formula 1? Noi ci crediamo, con un inizio di stagione del genere».


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F1 Gp Malesia, Vettel punta in alto: «L’obiettivo è vincere»

Written By Unknown on Sabtu, 28 Maret 2015 | 22.49

SEPANG - «L'obiettivo di tutti è cercare di vincere, forse siamo un po' più vicini qui». Sebastian Vettel sorride dopo le qualifiche del Gp di Malesia. Il pilota tedesco della Ferrari ha conquistato il secondo posto, inserendosi tra le Mercedes di Lewis Hamilton e Nico Rosberg. Il Cavallino torna in prima fila dopo un'assenza di 38 Gp e può tornare a sognare. «E' stata una bella sessione, la monoposto è andata bene sul bagnato che sull'asciutto. Sono soddisfatto, la macchina dovrebbe essere in buona forma ma so che gli avversari sono difficili da sconfiggere. Dobbiamo aspettare e vedere», dice Vettel nella conferenza post-qualifiche. 


CONCENTRAZIONE La gara potrebbe essere condizionata dalla pioggia. Il meteo potrebbe diventare un alleato della rossa. «Non si sa mai, ci si guarda intorno. Quando inizia a piovere, le carte si mischiano - dice Vettel - Ho fatto il giro perfetto? Sono felice, ma mi dispiace perché mi è mancato un decimo per fare la pole. Magari l'anno prossimo. Ora restiamo concentrati sulla gara, tutto può succedere», aggiunge ai microfoni di Sky Sport. Il ritorno del Cavallino in prima fila dopo una lunghissima assenza è un segnale incoraggiante. «Le condizioni ci hanno aiutato un po', ma questo non rimarrà un caso isolato. Sono arrivato vicino alla pole, speriamo di essere così vicini anche in gara per poter attaccare le Mercedes, che restano fortissime», aggiunge. «La partenza sarà importante per tutti, non solo per Lewis. Prima di tutto, bisogna difendere la seconda posizione. Poi, se c'è l'opportunità, si può andare all'assalto della prima piazza. Ma bisogna essere consapevoli del fatto che la gara sarà molto lunga: piedi per terra e massima concentrazione».


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F1 Gp Malesia, Hamilton: «Ottimo lavoro della squadra»

SEPANG - «Ottimo lavoro da parte della squadra». Lewis Hamilton divide col resto della Mercedes i meriti della pole conquistata a Sepang, la 40esima della carriera e la seconda stagionale. «Credo che il primo giro sia andato abbastanza bene - spiega il due volte campione del mondo - Nessuno aveva girato sul bagnato, era un tuffo nell'ignoto e non si può rischiare troppo ma sentivo che andavo abbastanza bene e ho spinto»


DOMINATORE Hamilton si conferma il dominatore del circus, «una bellissima sensazione, fantastica. E' difficile spiegare dove mi trovo in questo momento della mia vita, penso a Schumacher e Vettel di qualche anno fa, al loro essere davanti, al loro essere sempre dove si vuole, devo riuscire a fare lo stesso». Dietro, però, la Ferrari sta crescendo. «Vettel ha fatto un ottimo giro ma è un lavoro di squadra e lo stesso vale per me - aggiunge - La Ferrari ha fatto un bel passo avanti ed e' una buona notizia per tutti». 


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F1 Gp Malesia, Grosjean retrocede di due posizioni

SEPANG - Romain Grosjean perderà due posizioni sulla griglia del Gp di Malesia in programma domani. Il pilota francese della Lotus, ottavo nelle qualifiche, è stato sanzionato per l'uscita irregolare dalla pit lane nella seconda manche delle prove ufficiali. Grosjean, in sostanza, ha guadagnato posizioni nella fila.


NUOVA GRIGLIA Ecco la griglia di partenza aggiornata dopo la sanzione comminata a Grosjean: Prima fila: 1. Lewis Hamilton (Mercedes) 1'49"834; 2. Sebastian Vettel (Ferrari) 1'49"908; Seconda fila: 3. Nico Rosberg (Mercedes) 1'50"299; 4. Daniel Ricciardo (Red Bull) 1'51"541; Terza fila: 5. Daniil Kvyat (Red Bull) 1'51"950; 6. Max Verstappen (Toro Rosso) 1'51"980; Quarta fila: 7. Felipe Massa (Williams) 1'52"473; 8. Valtteri Bottas (Williams) 1'53"179; Quinta fila: 9. Marcus Ericsson (Sauber) 1'53"260; 10. Romain Grosjean (Lotus) 1'52"980 (retrocesso di 2 posizioni); Sesta fila: 11. Kimi Raikkonen (Ferrari); 12. Pastor Maldonado (Lotus); Settima fila: 13. Nico Hulkenberg (Force India); 14. Sergio Perez (Force India); Ottava fila: 15. Carlos Sainz (Toro Rosso); 16. Felipe Nasr (Sauber); Nona fila: 17. Jenson Button (McLaren); 18. Fernando Alonso (McLaren); Decima fila: 19. Roberto Merhi (Manor); 20. Will Stevens (Manor). 


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F1 Gp Malesia, Rosberg: «Terzo posto non mi piace»

SEPANG - «Non ho guidato abbastanza bene e la cosa mi dà fastidio, la terza posizione non va bene per domani ma è così». Nico Rosberg mastica amaro al termine delle qualifiche del Gran Premio di Malesia che lo hanno visto chiudere dietro Hamilton e Vettel. «Non ho fatto abbastanza bene ma almeno partirò dalla parte pulita della pista e questo mi dovrebbe aiutare a superare Sebastian», l'auspicio del tedesco della Mercedes, che fa comunque i complimenti all'avversario. «Il secondo tempo è più merito di Sebastian che della Ferrari, ha guidato molto, molto bene e devo accettarlo - aggiunge Rosberg - Per domani sarà interessante, possiamo giocare con le gomme, con le strategie e ci saranno parecchie opportunità per andare a vincere». 


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F1, da Ecclestone ombre sul Gp di Monza

Written By Unknown on Jumat, 27 Maret 2015 | 22.48

SEPANG - «A Monza potrebbe succedere quello che sta capitando in Germania». Bernie Ecclestone, boss del Mondiale di Formula 1, si esprime così sul futuro del Gp d'Italia. Il circus sembra destinato ad allontanarsi progressivamente dall'Europa, come dimostra anche la cancellazione del Gp di Germania inizialmente programmato per luglio. I problemi finanziari del Nuerburgring hanno portato all'annullamento della corsa, che non verrà trasferita ad Hockenheim. «Per le Olimpiadi, i Mondiali di nuoto e i Mondiali di atletica si è disposti a spendere tanti soldi», dice Ecclestone, come si legge sull'edizione online Auto, Motor un Sport. Il Gp d'Italia rischia di fare la stessa fine? «A Monza potrebbe succedere quello che sta capitando in Germania».


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F1 Mercedes, Rosberg: «Ferrari vicina, ma noi più veloci»

SEPANG - «Sembra che oggi la Ferrari sia abbastanza vicina, ma siamo ancora i più veloci. Qualifiche? È sempre molto importante, e devo far bene anche io per battere Lewis». Parola di Nico Rosberg che, in un'intervista a Sky, commenta i risultati delle libere in Malesia. «Un problema di affidabilità sull'altra macchina che ha avuto anche un effetto su di me perché siamo uguali da quel punto di vista e ho fatto meno giri, ma la macchina va bene. Manca un po' di posteriore, scivola tantissimo, ma a parte quello va tutto bene», ha aggiunto. 

PROBLEMA RISOLTO - «Il problema con il motore è risolto, la squadra ha lavorato benissimo, siamo riusciti a risolvere tutto e a uscire di nuovo, sono felice di aver fatto quel bel giro perché il tracciato non è facile e abbiamo girato poco. Ferrari più vicina qui rispetto all'Australia? Sembra proprio di si, ma vediamo domani però», ha aggiunto Lewis Hamilton.


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F1 Ferrari, Raikkonen: «Tempo buono ma possiamo migliorare»

SEPANG - «Non è che il tracciato sia speciale, ho ottenuto delle vittorie qui, è vero. Questa mattina le cose erano un po' più semplici, nel pomeriggio più difficili, ho avuto dei problemi con gli pneumatici, ma il tempo sul giro è abbastanza buono». Lo ha detto Kimi Raikkonen al termine delle seconde libere del Gp della Malesia, che lo hanno visto chiudere al secondo posto dietro alla Mercedes Lewis Hamilton. 

MIGLIORAMENTI - «Sicuramente miglioreremo per domani, dobbiamo lavorare sul set-up e cercheremo di fare del nostro meglio», ha concluso il ferrarista.


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F1 Malesia, Vettel: «Ferrari, oggi ok ma posso fare meglio»

SEPANG - «Sono abbastanza soddisfatto di quello che ho fatto, si poteva fare meglio con la velocità ma va bene oggi per le prove libere». È moderatamente soddisfatto Sebastian Vettel al termine delle libere che lo hanno visto chiudere la seconda sessione con il settimo tempo. «Credo che in qualifica - aggiunge il pilota tedesco della Ferrari ai microfoni di Sky - saremo vicini noi e le Williams e forse Red Bull e Toro Rosso. Le Mercedes saranno sempre forti».


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F1, Bottas: FIA autorizza rientro in pista

Written By Unknown on Kamis, 26 Maret 2015 | 22.48

SEPANG - Valtteri Bottas potrà partecipare al Gp della Malesia. Il via libera alla sua partecipazione è arrivato dai medici della FIA che hanno appurato le condizioni del finlandese dopo i problemi alla schiena di due settimane fa, che gli hanno impedito di correre in Australia. «Voglio ringraziare la Williams e la Fia per il supporto e la fiducia dimostrata al sottoscritto in questa vicenda, grazie anche a tutti i tifosi, siete stati super», ha scritto il pilota della Williams. 


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F1 Ferrari, Raikkonen: «C'è ancora tanto da fare»

SEPANG - «La Ferrari è in una posizione migliore rispetto alla fine dello scorso anno, è un bel modo per incominciare ma c'è ancora tanto da fare. Dobbiamo stare più avanti, migliorare la velocità, soprattutto nelle qualifiche, invece siamo un pò più forti in gara». Lo ha detto Kimi Raikkonen alla vigilia del Gp della Malesia. «Per me non è stato il miglior inizio, abbiamo avuto dei problemi ma sono cose che possono succedere, quantomeno abbiamo una buona velocità di punta, sono certo che potremo esser forti in gara e lottare con gli altri. Tutto il pacchetto è migliorato, il motore, il telaio. È impossibile indicare miglioramenti solo in un'area. Le cose vanno nella direzione giusta e continueremo a spingere in questa direzione ma dobbiamo lavorare duramente», ha continuato. 

MEGLIO DI MELBOURNE - «Spero ovviamente che vada meglio di Melbourne. La velocità c'è. Abbiamo avuto sfortuna all'inizio ma la macchina è andata bene su tutti i circuiti che abbiamo provato, non vedo perché non dovrebbe accadere qui. Paura di un incidente? Qualcuno l'ho fatto, l'anno scorso uno non grave ma determinante per la stagione: quando si fa un errore ne si pagano le conseguenze, quando non sei pronto ad assumerti il rischio dietro sono in tanti pronti a farlo e a superarti, fa parte del gioco. Ma le possibilità di un incidente grave sono superiori nel traffico di tutti i giorni», ha concluso.


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