HERMÜLHEIM - Michael Schumacher a 360 gradi in un'intervista concessa a Sky Sport F1, per "I Signori della Formula 1" che andrà in onda in onda domani alle 20.30. Il pilota tedesco parla del suo rapporto con Flavio Briatore, delle vittorie, del suo periodo in Ferrari e in Mercedes e della F1 oggi. «I 7 titoli mondiali rappresentano il mio record più importante - spiega Schumi - in fin dei conti l'obiettivo è vincere i campionati, non si fanno sforzi e sacrifici solo per vincere una gara». E secondo Michael il trionfo più importante è stato quello del 2000. «Jean Todt -racconta - quel giorno sul podio disse che la vita da quel momento sarebbe cambiata».
SULLE GOMME Schumacher passa poi ad analizzare la situazione attuale in Formula 1, in particolare le polemiche sugli pneumatici: «La stagione in corso non è molto diversa dalle precedenti, a parte forse qualche problema in più dovuto alle gomme. L'anno scorso dopo il GP del Bahrein avevo già fatto notare che qualcosa non andava, che c'erano dei problemi, adesso se ne sono accorti tutti. A parte questo, come sempre, vince il migliore. Ed e' giusto che sia così». In particolare, Schumi parla di quanto successo a Silverstone, dove a diversi piloti le gomme sono scoppiate durante la gara: «È stato un caso eccezionale, non conosco bene i dettagli e le cause precise dei problemi alle gomme, ma posso assicurare che Silverstone è uno dei circuiti piu' veloci in cui gli pneumatici vengono portati quasi al limite. Si scopriranno i motivi precisi, ma un pilota sa che una gomma può esplodere, é successo a tutti».
BRIATORE FENOMENALE Poi Schumacher parla di Flavio Briatore, che lo lanciò alla Benetton. «Flavio non era un esperto di Formula 1, era tutto nuovo per lui. Ma Flavio è Flavio, in quel team il suo lavoro è stato fenomenale, è stato capace di gestire gli aspetti finanziari e organizzativi alla grande, in più conosceva bene i suoi limiti, sapeva di non essere un ingegnere e non interferiva con il lavoro dei meccanici. Aveva creato un equilibrio fantastico».
IL RITORNO Dopo la Benetton é arrivata la Ferrari, con cui ha vinto 5 titoli, e poi - dopo un primo ritiro - la Mercedes. «Quando sono tornato - spiega ancora - ero consapevole di quello che mi aspettava, così come quando mi sono ritirato definitivamente. Non ho problemi a dire che amo sia la Ferrari che la Mercedes. In Ferrari ho vissuto un periodo fantastico, forse il migliore in quanto a vittorie e amicizie, ma mi sono trovato bene anche alla Mercedes, dove sono stato felice di poter lavorare con tante brave persone».
I PIU' FORTI Infine, il tedesco non si sbilancia su chi attualmente sia il più forte pilota in F1: «Vettel, Alonso, Raikkonen, Hamilton attualmente sono i migliori in Formula 1, insieme a qualcun altro che forse dimentichiamo. Sono tutti umani, certamente hanno dei punti deboli ma lavorano tanto per nasconderli, che poi e' il segreto per cercare di risultare sempre forti e senza debolezze. Non credo sia il caso di analizzarli ulteriormente, aggiungo solo che il migliore dovrebbe vincere».
